Il picco non è ancora stato raggiunto, anzi «è verosimile che nei prossimi giorni si arrivi a 100 mila contagi al giorno». La previsione è di Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ospite di Timeline su Sky TG24. Dello stesso avviso è Walter Ricciardi. Inoltre, Sileri ha spiegato che «se non tutti vanno in ospedale, per la scuola non vedo un grande problema», infatti si potrà tornare in presenza in classe dal 10 gennaio. A proposito della variante Omicron, l’esponente M5s ha fornito un altro dato: «È verosimile che sia già oltre il 50-60%. Sarà il virus con cui dovremo confrontarci nelle prossime settimane». Anche Sileri si è espresso a favore della revisione delle regole della quarantena, ma non subito: «È necessaria, ma non è questo il momento. Credo che sia auspicabile ma probabilmente tra 10 o 15 giorni da oggi».



Bisogna aspettare dati più conclusivi anche per cambiare le regole sulla quarantena dei bambini, quindi degli studenti. «Potrebbe essere anche tra 7-10 giorni, con l’anno nuovo, probabilmente prima della riapertura della scuola». Quel che è importante capire è «quanto questa variante del virus sia più o meno aggressiva. La riduzione della quarantena si deve basare su dati scientifici precisi, aspettiamo il Cts. Dobbiamo valutare molto bene i dati».



“LOCKDOWN NON VACCINATI? C’È GREEN PASS”

Per ora non è necessario neppure il lockdown per non vaccinati secondo Pierpaolo Sileri, che ha fatto il punto della situazione anche all’Adnkronos. «Le restrizioni con il green pass rafforzato già esistono. Il crollo dei contagi, registrato in Germania con il lockdown per i non vaccinati, riguarda la variante Delta». Il sottosegretario alla Salute ha sottolineato che la situazione in Germania è diversa. «Ha dovuto ricorrere al lockdown per i non vaccinati a causa della crescita esponenziale della variante Delta con la quarta ondata quando noi avevamo già il green pass da mesi».



Proibendo ai non vaccinati l’ingresso in negozi, cinema, ristoranti, teatri ed eventi culturali, la Germania ha ridotto drasticamente i contagi da 74mila a 10mila in meno di un mese. «I contagi di Delta registrati in Italia non sono paragonabili a quelli avuti in Germania, così come il numero di ricoveri e morti». Per quanto riguarda, infine, l’obbligo vaccinale, Sileri è scettico: «Oggi, con le percentuali di vaccinati che abbiamo, non credo che un obbligo possa innalzare significativamente questi numeri. In ogni caso, vediamo come si comporta Omicron».