Il professor Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla salute in quota Movimento 5 Stelle, è stato intervistato stamane dal quotidiano Il Tempo e nell’occasione è tornato a parlare del futuro del Green pass: verrà tolto? Per ora non è ancora stato deciso nulla e il tutto sarà legato all’andamento dei contagi: “C’è una discussione in atto tra tutte le forze politiche – ha detto Pierpaolo Sileri oggi – che sostengono il governo sulla gradualità e sui tempi di allentamento delle misure, visto che la situazione epidemiologica continua a migliorare. Come sempre, si deciderà ascoltando la scienza, valutando i dati epidemiologici e i suggerimenti del Cts: è un metodo di lavoro che sinora ha funzionato, e non vedo la necessità di modificarlo”.

In ogni caso Sileri aggiunge: “ciò che conta veramente è la direzione che abbiamo intrapreso grazie al miglioramento della situazione epidemiologica, che ci porterà progressivamente e con gradualità alla rimozione delle misure di contenimento del virus”. Sileri si è soffermato anche sull’arrivo dei numerosi profughi dall’Ucraina e sulla necessità o meno di vaccinare gli stessi: “Stiamo parlando di circa 10.000 persone – ha spiegato – vedremo nei prossimi giorni se il flusso aumenterà, e di quanto. A tutti i profughi in arrivo in Italia verrà fatto il tampone, a tutti verrà offerta la vaccinazione o il richiamo, oltre ovviamente all’accesso completo ai servizi del nostro sistema sanitario: ricordiamo che tra i profughi vi sono tanti soggetti fragili”.

SILERI E I PROFUGHI UCRAINI: “AVRANNO STESSI DIRITTI E DOVERI DEGLI ITALIANI”

Ad ogni profugo, come fa sapere ancora il sottosegretario alla salute, sarà assegnato un codice Stp (Straniero Temporaneamente Presente) “che permetterà di registrare non solo la vaccinazione Covid, ma anche le vaccinazioni di base che purtroppo in Ucraina hanno una copertura piuttosto bassa, come dimostrano le recenti epidemie di morbillo e di poliomielite”.

“Il nostro sistema sanitario – ha continuato Sileri – si prenderà cura di queste persone allo stesso modo dei cittadini italiani. Il nostro obiettivo per l’immediato è metterli al sicuro dalla guerra, curarli se ne hanno necessità e fornire ad essi la profilassi vaccinale se lo desiderano”. Quindi Sileri ha concluso: “I rifugiati godono degli stessi diritti e degli stessi doveri dei cittadini italiani, compreso il requisito del green pass per svolgere le attività o fruire dei servizi per i quali è richiesto”.