La rivista medica più autorevole al mondo, Lancet, ha dedicato un articolo alla silicosi, una malattia legata al silicio o quarzo, se si prende in considerazione la sua forma cristallina. Milioni di lavoratori in tutto il mondo, purtroppo, sono esposti ogni giorno a questi tipi di polveri, e respirarle ogni giorno può causare gravi malattie, come appunto la silicosi ma anche tumori del polmone e malattie autoimmuni. Negli ultimi anni le misure di prevenzioni, così come le tecnologie, hanno cercato di combattere il fenomeno, ma ciò nonostante si sono verificati in diversi luoghi gravi focolai di silicosi, e ad oggi l’esposizione alle polveri di quarzo resta la principale causa di malattie respiratorie legate al mondo del lavoro. “La riduzione dell’esposizione alla polvere di silice e un’efficace applicazione delle normative – scrivono a riguardo i CDC, il controllo e la prevenzione delle malattie – insieme a una maggiore sorveglianza medica e sanitaria pubblica sul posto di lavoro, sono urgenti per affrontare la minaccia emergente per la salute pubblica della silicosi nell’industria della fabbricazione della pietra”.



Uno dei casi più recenti di focolai è quello verificatosi nel Queensland, in Australia, dove su 799 lavoratori analizzati, sono stati trovati dozzine di casi di silicosi, con un’età media di 41 anni. Anche per questo una task force nazionale che sta esaminando la questione ha vietato le importazioni di pietre artificiali in Australia se il paese non riesce prima a risolvere i problemi di salute. Il silicio si trova infatti in particolare nelle pietre artificiali, dove supera il 90 per cento: “La silicosi da calcoli artificiali – sottolinea uno studio spagnolo – progredisce rapidamente verso una fibrosi massiva progressiva anche dopo la cessazione dell’esposizione e una percentuale significativa di pazienti sperimenta una diminuzione molto rapida della funzione polmonare”.



SILICOSI, MILIONI DI LAVORATORI A RISCHIO: “PERICOLO CHIARO SOLO NELL’ULTIMO DECENNIO”

Perry Gottesfeld (Occupational Knowledge International, San Francisco, CA, USA), ha aggiunto: ” L’entità del pericolo è diventata chiara solo nell’ultimo decennio. La gente pensava che i pericoli fossero concentrati sul lato produttivo, ma ora stiamo assistendo a un’ondata di malattie tra gli installatori”. Il problema è molto diffuso in particolare in India, dove sono decine di migliaia le persone impiegate nel settore: “Le persone nell’industria della pietra sono tra le più povere del paese – ha detto Jeevan Rekha Parishad di una Ong che si occupa dei diritti umani e dei lavoratori – ci sono molti migranti interni e persone che provengono dalle tribù. Stanno lavorando senza maschere o respiratori, totalmente senza protezione”.



Gottesfeld ha concluso con un monito: “Il mercato globale della pietra artificiale sta esplodendo e ci sono molti nuovi attori, in posti come l’India e il Vietnam, che entrano in campo. Non hanno visto cosa può succedere con l’esposizione alla polvere di silice a questi livelli. Dobbiamo riflettere molto attentamente su cosa significhi mantenere questo settore nella sua forma attuale”.