Guido Silvestri ritiene che la terza dose del vaccino contro il Covid-19 sia necessaria. L’immunologo, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha parlato dei progressi che la scienza ha fatto in questi mesi nella lotta a contrasto della pandemia e di ciò che accadrà a breve. “Dopo 8-10 mesi torna il rischio di infettarsi con conseguenze serie”, ha detto l’esperto in merito ai dati che arrivano da Israele.



Lo scienziato italiano lavora da oltre trent’anni negli Stati Uniti sullo studio dei vaccini ed ha anticipato che presto arriveranno novità da Pfizer Moderna. “Tra alcuni mesi, dipende dal giudizio delle autorità sanitarie, avremo a disposizione vaccini già sviluppati queste due case farmaceutiche, efficaci anche contro la variante Delta e la Beta, quella inglese. Ma, nel frattempo, anche ripetere l’immunizzazione già fatta offrirà un’ottima copertura”, ha annunciato.



Silvestri: “Terza dose necessaria”. L’importanza dei vaccini a mRNA

La terza dose è necessaria per debellare la pandemia di Covid-19, ne è sicuro l’immunologo Guido Silvestri. Quanto imparato in questi mesi, tuttavia, sarà utile anche per il futuro. “È stato fatto un progresso enorme che tra qualche anno ci consentirà di realizzare facilmente vaccini polivalenti contro molte altre malattie infettive. Possiamo iniziare a pensare a vaccini personalizzati o tarati sulle patologie di specifiche aree geografiche, che metteranno al riparo da molte malattie con una sola iniezione. Un progresso straordinario”.



Le resistenze ideologiche da parte della popolazione nei confronti dei vaccini, tuttavia, sono ancora notevoli. “Patologie sconfitte grazie alla scienza, ma anche grazie a una generale accettazione delle immunizzazioni, senza le resistenze ideologiche che incontriamo oggi. Se non ci convinciamo che i vaccini sono stati una parte essenziale del progresso dell’umanità è forte il rischio che molti vedano la nuova frontiera dei vaccini polivalenti e personalizzati come una minaccia da Grande Fratello”, ha concluso.