Silvia Bonolis è la figlia di Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis nata nel 2003. Si tratta di una ragazza di 27 anni che però è affetta da un grave problema cardiaco che ha reso necessario immediatamente un intervento chirurgico subito dopo la sua nascita. Infatti la stessa Sonia Bruganelli racconta che

Chi è Silvia Bonolis, la malattia della figlia di Paolo Bonolis

In realtà le preoccupazioni dei due genitori, Paolo Bonolis e Sonia erano assolutamente fondate. L’operazione attuata dai medici immediatamente dopo la nascita non è andata del tutto a buon fine infatti la piccola ha avuto un infarto e una serie di altri danni. Tutto ciò ha ottenuto sulle spine due genitori che hanno creduto ogni ora della loro vita di perdere la loro figlia. Attualmente Silvia riscontra dei problemi all’area neurologica che però non si estendono a quella cognitiva.



Paolo Bonolis infatti ha dichiarato in occasione dei suoi 18 anni: “Sta recuperando, ma non è autonoma vederla a 18 anni che non è indipendente un po’ fa male“.

Recentemente il presentatore tv ha avuto modo di parlare della sua ultima fatica letteraria “Notte fonda”, che parla della vita quotidiana di una coppia che tra i problemi e le preoccupazioni per il figlio trova comunque modo di vivere intensamente la propria intimità. Conoscendo la storia di Silvia e di suo fratello Davide viene da chiedersi, quanto c’è di autobiografico?



Chi è Silvia Bonolis, la malattia neurologica “non investe il lato cognitivo”

La malattia di Silvia Bonolis genera un disturbo del linguaggio e motorio che la penalizza in molte attività quotidiane e non la rende indipendente.

I disturbi neurologici sarebbero derivati da un’ipossia cerebrale dovuta all’intervento chirurgico e seguita all’infarto. In pratica la mancanza di ossigeno al cervello è stata dovuta all’operazione effettuata quando era ancora così piccola e le ha creato dei danni.

A spiegare cosa è successo è stata la stessa Sonia Bruganelli alle telecamere di Verissimo: “Dopo l’operazione ha avuto un ipossia cerebrale che le ha comportato dei danni motori. Aveva solo un danno cardiaco che era stato sistemato con l’operazione. Purtroppo l’intervento era talmente complicato che ha avuto un infarto e danno i neurologici, per fortuna non cognitivi“.



Poi Sonia ha spiegato che: “Non sono una di quelle mamme che dice che è una gioia ciò che è successo. Io avrei voluto darle una partenza come tutti gli altri. La vita ti mette di fronte a delle curve a gomito, l’importante è restare sulla strada, anche se per lei avrei preferito un percorso dritto“.