Silvia Bonolis, la malattia ha lasciato ‘senza armi’ Paolo Bonolis: “Mi fa rabbia”

Silvia Bonolis è la figlia del celebre conduttore tv Paolo e della produttrice televisiva Sonia Bruganelli. Non molto tempo fa, in occasione di una intervista rilasciata al Corriere della Sera, il presentatore ha parlato di diversi aspetti della sua vita privata, toccando appunto il tema della malattia della figlia. “Dio non c’entra né come soluzione né come problema. Scusi, qui parlo per l’esperienza di mia figlia. Comunque, sono piccole rabbie che uno conserva”, le parole di Bonolis. La figlia Sonia, quando era molto piccola, ha infatti avuto un’ipossia durante un intervento che ha compromesso parzialmente le sue capacità motorie e cerebrali.



Per questo fatto, inevitabilmente, Paolo Bonolis prova ancora molta rabbia. “Non sono felice di questa cosa. Sono felicissimo di Silvia, felicissimo di come è sempre allegra, le voglio un bene dell’anima, mi diverte, è piena di energia. Però quello che è successo è successo, e come disse il Marchese del Grillo: potrò essere ancora un po’ incazzato per ‘sto fatto? Mi fa rabbia perché non ho armi per affrontarlo se non l’accettazione e l’amore. Però a me fa male. Tutto qua”.



Paolo Bonolis e l’amore per la figlia Silvia: cosa si aspetta per il suo futuro

Per quanto riguarda l’educazione dei figli e il tipo di percorso che Paolo Bonolis auspica per Silvia, è lo stesso che nutre per le nuove generazioni. Il conduttore sarebbe felice di vedere i giovani impegnati in qualcosa di concreto nella vita reale, piuttosto che sui social. “Vedo crescere attorno a me valori che non condivido e vedo perderne altri che ho sperato non venissero mai perduti” ha affermato Paolo Bonolis.

Lo smartphone, ade esempio, è uno strumento che secondo il suo punto di vista dovrebbe essere dato ai ragazzi dopo il compimento dei sedici anni. Non prima. Eppure ai suoi figli, il telefonino è arrivato prima, grazie a mamma Sonia. “Perché lei invece utilizza tantissimo lo smartphone. Sonia ha avuto anche una crescita e uno sviluppo analogico, è in grado di distinguere la farina dalla crusca e per merito suo e per impegno mio ai ragazzi è stato concesso in maniera abbastanza equilibrata. Adele, Davide e Silvia stessa lo utilizzano, ma non ne abusano”, la sua precisazione.