A Mattino Cinque si torna a parlare del misterioso giallo riguardante Silvia Cipriani, la 77enne ex postina di Cerchiara, della provincia di Rieti, scomparsa e molto probabilmente uccisa a fine del luglio scorso. Nella giornata di venerdì è giunta la notizia circa il primo indagato in merito alla vicenda, il nipote Valerio, al momento iscritto sul registro per il reato di omicidio volontario. Secondo Mattino Cinque, tesi sostenuta anche da altri opinionisti, non è comunque da escludere che siano più di una le persone coinvolte nell’omicidio di Mattino Cinque: “Ci potrebbe essere una seconda persona o più persone a cui arriveranno gli avvisi di garanzia – le parole dell’inviata di Mattino Cinque durante il collegamento di stamane da Cerchiara – visto che il nipote è stato indagato per omicidio volontario e non per occultamento di cadavere e noi sappiamo che è stata aperta un’indagine per entrambi i reati”.
“All’esterno del casolare – ha proseguito – vi sarebbero segni di una probabile aggressione, il nipote è stato indagato subito dopo i rilievi nel casolare di settimana scorsa. Anche Don Valerio dice che ci sarebbe stato un basista. Chi ha lasciato l’auto nei boschi con Silvia Cipriani come è tornato indietro? Improbabile a piedi visto che la strada è molto lunga e impervia. Importante – ha concluso – la telecamera che il 29 luglio, una settimana dopo la scomparsa, avrebbe inquadrato la macchina di Silvia: inquadrandola si potrebbe vedere chi potrebbe esserci dietro”.
SILVIA CIPRIANI, ANNA VAGLI: “UCCISA DA CHI CONOSCEVA”
In collegamento con Mattino Cinque per parlare di Silvia Cipriani, anche la nota criminologa Anna Vagli, che ha esternato la sua tesi, che noi riportiamo come è stata rilasciata, senza alcun commento: “Silvia è stata uccisa e conosceva benissimo il suo assassinio. Ad oggi non abbiamo autopsia ne analisi biologiche, a mio avviso sta traballando l’alibi del nipote. C’è una cosa che più di tutte mi ha colpito e che mi porta a credere ad un depistaggio e quindi all’omicidio. Nell’auto sono stati trovati i certificati medici di Silvia Cipriani e anche la borsa senza cellulare e senza soldi: si era diretta ad una visita medica, come è possibile che non abbia avuto con se documenti, soldi e cellulare?”.
“C’era qualcuno che era a conoscenza – ha proseguito Anna Vagli – che quel giorno Silvia Cipriani si sarebbe assentata in un determinato orario, magari si è intrufolato in casa, è stato sorpreso in flagranza ed è poi avvenuto l’omicidio”. Mattino Cinque ha intervistato anche l’avvocato di Valerio, Orsini, che ha sottolineato: “Valerio è provato da questa situazione, sia per il rapporto di parentela e affetto con la zia e poi per il fatto di trovarsi in questa situazione. Lui non sa darsi spiegazione, sa di non avere alcuna responsabilità. Su eventuali soldi spariti non abbiamo notizia, non ci risulta. Silvia Cipriani tutrice di Valerio? Non ci ha riferito di questa cosa, lui ha perso i genitori nel 2009, era già grande”.