Il caso di Silvia Cipriani, l’ex postina di Rieti, torna ad occupare le vicende di cronaca trattate da La Vita in Diretta. In studio nel programma di Rai Uno vi è Roberta Bruzzone, che alla luce degli ultimi avvenimenti ha detto la sua su quanto possa essere accaduto: “Mi ricorda un po’ quello che sta succedendo con Liliana Resinovich (donna trovata senza vita nei boschi di Trieste a gennaio ndr), c’è una parte che la pensa in un modo e un’altra che la pensa all’opposto – dice riferendosi alle controversie che sarebbero nate negli ultimi giorni nella famiglia di Silvia Cipriani – quello che pensa il cugino sulla questione economica mi sembra plausibile: quanti soldi aveva Silvia Cipriani e quanto guadagnava sono domande a cui bisogna dare una risposta”.



Sull’auto dell’anziana ritrovata nei boschi, Roberta Bruzzone spiega: “Verosimilmente non si è addentrata lì dentro. Io ho avuto casi di persone morti dopo malore, hanno fermato l’auto in un perimetro isolato, ma in un contesto di confusione non ti infili in un contesto del genere, anzi ti fermi, quindi è veramente implausibile”.



SILVIA CIPRIANI, BRUZZONE: “MI PARE UN DELITTO PENSATO”

Sul fatto che del cadavere presunto di Silvia Cipriani non sia rimasta traccia, Roberta Bruzzone ipotizza una premeditazione: “Se ipotizziamo la pista omicidiaria è chiaro che il soggetto che ha occultato il corpo in quell’area conosce bene la disponibilità di fauna di quell’area ed era ben consapevole che in tempi molto rapidi quel tipo di fauna avrebbe distrutto qualunque resto della signora”.

Delitto perfetto? Siamo ancora all’inizio dell’inchiesta, ma indubbiamente è un delitto pensato. Non lasciare una traccia utile mi sembra improbabile, qualche errore lo ha commesso ma bisogna essere più bravi a scoprire dove ha sbagliato. Ma qui qualcosa non torna dal punto di vista economico – ha concluso Roberta Bruzzone – nei movimenti di questa donna ed è l’unico movente plausibile”.