Si infittisce la rete di sospetti attorno alla scomparsa e al presunto omicidio di Silvia Cipriani, l’ex postina di 77 anni di cui è stata ritrovata la macchina in una zona molto impervia e remota nella zona di Montenero, e a cui potrebbero essere ricondotti forse i resti di ossa e vestiti rinvenuti in zona. Ai microfoni di Storie Italiane, il parroco Don Valerio torna a parlare di questa terribile vicenda e afferma che “un depistaggio c’è e c’è stato, qualcuno non vuole far vedere quello che realmente è successo e anche questo movente economico”.
Don Valerio parla di “brutta zona” in cui è stata rivenuta la macchina di Silvia Cipriani, e si chiede se “davvero è andata direttamente in quel posto oppure qualcuno l’ha portata altrove, dove l’hanno ammazzata, poi dopo hanno riportato la macchina in questo posto?”. A Storie Italiane, il parroco racconta che Silvia “un tesoretto ce l’aveva, aveva venduto casa, lì c’era un po’ la curiosità se qualcuno era conoscenza di quello che aveva”. E ricorda l’ex postina come “una donna umile, una donna che non parlava tanto. In chiesa ci andava, serviva la parrocchia”, spiegando di averci “parlato un paio di volte, non di più”. Don Valerio si chiede: “se doveva togliersi la vita durante gli ultimi due anni di pandemia, di grande dolore, di sofferenza, lo poteva fare perché era una donna sola. Se non l’ha fatto lì, perché proprio ora?”. E commenta che “quello che dà fastidio è tutta questa omertà, tutto questo silenzio, la paura. La gente qua è anziana, non vuole aprire bocca”.
Slivia Cipriani, per Don Valerio “c’è depistaggio”, per il cugino Francesco il movente è economico
Come rivela la puntata di oggi, mercoledì 5 ottobre, di Storie Italiane, Silvia Cipriani a inizio 2022 avrebbe venduto un casale a Cerchiara, forse prendendo dei soldi in contanti e forse per pagare un’importante sanzione che Silvia aveva ricevuto per aver appiccato involontariamente un incendio nell’agosto 2021. Francesco, il cugino di Silvia Cipriani, definisce “strano” l’episodio della vendita del casale, “perché era da sola” e parla di “rebus di questi soldi”. E non può fare a meno di chiedersi, in questa intervista esclusiva che ha rilasciato, se “qualcuno l’abbia circuita? O Silvia si era imbarcata in qualche questione di soldi, debito che aveva con qualcuno”.
Il cugino Francesco afferma che Severina, l’unica sorella ancora in vita di Silvia che vive in un monastero in Perù, sarebbe l’unica erede dei beni dell’ex postina e che dopo di lei subentrerebbe Valerio, il nipote di Silvia Cipriani. Nipote che si è reso irrintracciabile. E non commenta l’ipotesi che l’assassino sia in famiglia: “la vita è la metafora della realtà, quindi a questo punto la realtà nasconde le cose più inaudite e inimmaginabili. Siamo tutti assassini, siamo tutti schizofrenici. Sapendo bene che la persona più vicina è quella che…” e qui lascia la frase in sospeso. “Io non mi fido neanche di me stesso, quindi figuriamoci degli altri” conclude Francesco. E pronuncia un convinto “sì” all’ipotesi che il movente sia economico. Ai microfoni di Storie Italiane Francesco, cugino di Silvia Cipriani, rivela che i primi due giorni in sua assenza la casa era tutta aperta, mentre lei d’abitudine chiudeva sempre la porta e il cancello. A quel punto era scattata la denuncia della sua scomparsa, con questo dettaglio che getta nuove ombre e nuovi dettagli oscuri su questa vicenda.