Si torna ampiamente a parlare del caso della pensionata Silvia Cipriani, scomparsa dalla provincia di Rieti da luglio, durante la puntata di ieri del programma La Vita in Diretta, su Rai Uno. Lo show condotto da Alberto Matano ha intervistato Don Valerio, parroco del paese che conosce bene la signora Silvia Cipriani: “Io ho percorso questa strada – racconta in diretta tv riferendosi alla famosa strada sterrata dove è stata rinvenuta l’auto dell’ex postina con dentro un cadavere – ma qui una persona di 77 anni come Silvia non poteva mai venire da sola, è una cosa che escludo, questa donna è stata portata qui, scaraventata dalla macchina, buttata, di modo che venisse sbranata dai cinghiali, questo è poco ma sicuro. una strada così impervia, più di 4 km, una macchina come quella di Silvia non ci arriverebbe, uno deve avere il fegato ad arrivare qui”.
Quindi Don Valerio ha ribadito la sua testi secondo cui Silvia Cipriani sarebbe stata uccisa da più persone: “Io sostengono che vi siano due o tre persone, due o tre macchine… dietro c’è un posto dove una macchina si può girare: qui qualcuno è venuto prima, ha scaricato la donna poi si è incamminato a piedi, l’altra macchina l’ha ripreso e sono ripartiti, questa è l’ipotesi più credibile. Non vedo perchè Silvia deve raggiungere Cerchiara passando da qui. non penso che lei non sia a conoscenza che non è una strada per le macchine. Qua si viene per funghi, un boscaiolo, un cacciatore a piedi, una macchina non può venire qui deliberatamente – ha continuato Don Valerio – non ci credo minimamente”. Secondo il parroco qualcuno sa come sono andate le cose ma non parla: “Qualcuno sa e non vuole parlare – dice – per questo parlo di depistaggio, ad agosto qui c’erano molte persone per le feste padronali, quasi ogni sera, tra sagre, processioni, eucarestie, c’era movimento a luglio e agosto. Dopo questi 30 anni di permanenza in questo territorio so che la gente ha paura, c’è omertà, e ci sono ricatti, Qualcuno ha visto, ha sentito, questa donna è stata ammazzata, dobbiamo liberare le coscienze, invito i compaesani, gli amici e i parrocchiani a parlare, c’è gente che ha sempre visto Silvia, la gente sa, che la gente parli”.
SILVIA CIPRIANI, ROBERTA BRUZZONE: “VA SEGUITO IL FLUSSO DI DENARO”
“Dobbiamo avere il coraggio di parlare – ha spiegato ancora Don Valerio parlando della scomparsa di Silvia Cipriani – perchè toccare una donna di 77 anni se non c’è il movente economico? Ha una pensione, qualcuno lo saprà. Non vedo perchè lei si deve fare del male, venire fino a qui in questo posto impervio, una cosa inverosimile. Tanti anziani sono spaventati, la gente sa chi ha i soldi, anche senza ostentare. Le donazioni e le sovvenzioni? Non è questa la pista, io la escludo”.
In studio c’è Roberta Bruzzone che ha commentato: “La sua ricostruzione la condivido, unisce una serie di puntini che è difficile unire diversamente. il luogo del ritrovo dell’auto desta perplessità, la signora è descritta come lucida, se è finita lì dobbiamo ipotizzare che per quell’unica volta nella vita ha avuto uno stato confusionale ma è un’ipotesi poco realistica nelle circostanze che abbiamo. La macchina forse da due mesi non sta lì ma le condizioni della salma sono coerenti con il periodo. Quindi bisogna capire se su quella macchina vi era solo Silvia o c’era altro? Quel luogo parrebbe per nascondere l’auto. Poi l’aspetto economico, bisogna ricostruire i movimenti di denaro degli ultimi 6 mesi”.