La svolta nelle indagini sulla scomparsa di Silvia Cipriani potrebbe essere vicina. Ne è convinta Roberta Bruzzone, intervenuta a La Vita in Diretta per commentare le ultime notizie sull’ex postina sparita da Cerchiara (Rieti). Alla luce dei nuovi accertamenti nella casa dell’anziana, alla ricerca pare di documenti, la criminologa spiega: “Evidentemente la procura ha una pista molto precisa, va a cercare riscontro sulla sua ipotesi investigativa. Quindi, si irrobustisce con questo tipo di attività il movente economico. Credo che uno degli elementi centrali è stabilire dove sia morta. Forse la procura non ritiene che sia morta dove è stata trovata. Si sta cercando di stabilire la scena del crimine primaria”.
Ma perché svolgere questo tipo di attività solo ora? Anche in questo caso Roberta Bruzzone si è fatta un’idea precisa: “Credo che abbiano svolto ulteriori attività investigative, verosimilmente è stata catturata qualche conversazione? Potrebbe aver fornito qualche elemento. Stiamo assistendo a quella che si ritiene essere la chiusura del cerchio. La direzione va in una direzione, poi capiremo qual è. Ma siamo al dunque”.
IL VICINO DI SILVIA CIPRIANI “L’HO VISTA STRALUNATA”
Ma Roberta Bruzzone a La Vita in Diretta commenta anche il comportamento di Valerio Cipriani, il nipote dell’anziana scomparsa. “Come mai fino a poco tempo fa, cioè fino all’iscrizione nel registro degli indagati, hanno sempre parlato di un incidente?”, la perplessità della criminologa. C’è poi Vittorio, il vicino della casa di Rieti, che ha visto Silvia Cipriani prima che sparisse. “Mi ha portato quattro uova e un pugnetto di fagiolini. Ci disse che aveva da fare, di avere un appuntamento. Non so con chi, ma che era urgente. Mia moglie le aveva chiesto di sedersi, lei invece ha detto no e non ha detto né che doveva fare né con chi doveva andare. Mi sembrava strano che alle 14 doveva andare a dar mangiare agli animali, visto che lo fa la mattina. Non credo comunque che abbia dormito qui a Rieti. L’ho vista un po’ stralunata, non era come gli altri giorni. Era un po’ frastornata, o aveva ricevuto qualche notizia dal medico o era qualcosa di peggio”, racconta all’inviata de La Vita in Diretta.
ROBERTA BRUZZONE “NIPOTE? NON MI CONVINCE CHE…”
Ma il vicino di Rieti racconta anche l’incontro con Valerio Cipriani dopo la scomparsa della zia. “Mi ha detto che non trovava zia, era agitatissimo, avrà bevuto tre bicchieri d’acqua. Mi ha chiesto di accompagnarlo a casa di Silvia Cipriani, sono entrato per primo. Aveva paura di entrare, temeva che avesse avuto un malore. La casa era pulita, il letto era a posto. Lui piangeva, andava su e giù, diceva di voler ritrovare la zia”. Quando ha saputo che Valerio Cipriani è indagato non ha cambiato idea sull’estraneità del nipote: “Non è possibile, perché lui aveva soltanto quella zia e lei viveva per loro”. Ma la criminologa Roberta Bruzzone commenta a La Vita in Diretta: “A me non convince la paura di entrare nell’abitazione. Perché devi andare dal vicino, anziano? Doveva avere quella reazione se l’avesse trovata morta. Mi pare una situazione anche questa che dal punto di vista del comportamento umano mi sembra un po’ anomala. Ci sta che chiami il vicino se la trovi morta, a meno che non sia estremamente fragile, ma obiettivamente bisogna essere davvero tanti fragili”.