OMICIDIO SILVIA CIPRIANI, L’EX POSTINA COME È FINITA IN UN BURRONE A SCROCCO DI MONTENERO?
Il giallo di Silvia Cipriani è tra i temi della nuova puntata di Quarto Grado in onda oggi, venerdì 14 ottobre 2022, su Rete 4. La prima svolta è stata registrata col ritrovamento di resti umani attribuiti all’anziana di Rieti, a due mesi dalla sua scomparsa. Ma com’è possibile che l’ex postina sia finita in un burrone a Scrocco di Montenero? Per ora l’unico indagato per omicidio resta il nipote Valerio, che però continua a dichiararsi innocente. Nel frattempo, la procura di Rieti indaga sul movente economico. Nei giorni scorsi era emersa la notizia che Silvia Cipriani aveva stipulato un fondo assicurativo di 51mila euro, a cui vanno aggiunti 10mila euro ricavati dalla vendita di un terreno.
A confermarla i legali di Valerio Cipriani, ma dopo ulteriori verifiche gli stessi hanno spiegato che quella ingente somma, scaduta nel luglio scorso, non sarebbe stata riscossa dall’ex postina di Cerchiara. Come evidenziato dal Corriere di Rieti, è evidente che Silvia Cipriani non disponeva solo della sua pensione da portalettere, come invece aveva lasciato intendere Tamara, moglie del nipote, in tv. Aveva infatti parlato di “qualche centinaio di euro che l’anziana avrebbe tenuto in casa e circa mille euro sul conto corrente postale”.
OMICIDIO SILVIA CIPRIANI, OGGI AUTOPSIA
Silvia Cipriani aveva, quindi, molti più soldi rispetto a quanto indicato dalla moglie del nipote. A questi va aggiunta la casa di proprietà in via delle Orchidee, a Rieti, oltre a qualche terreno. L’avvocato Luca Conti ha poi spiegato che Silvia Cipriani aveva un libretto di risparmio e un conto corrente alle poste, non possedeva carte di credito o bancomat, ma usava solo contanti; infatti, si recava presso l’ufficio postale per ritirare i contanti allo sportello. Si parlava di un tesoretto che avrebbe tenuto nascosto a casa, ma che la squadra mobile e la Scientifica non hanno mai rinvenuto durante le loro perquisizioni. Qualcuno era a conoscenza della polizza stipulata da Silvia Cipriani presso Poste Italiane? Ma questa è solo una delle tante domande attorno a questo caso intricato. Le prime risposte potrebbero arrivare dall’autopsia. A tal proposito, l’esame autoptico sui resti umani verrà eseguito, come evidenziato dal Corriere di Rieti, oggi presso l’obitorio del De’ Lellis dai due medici legali Luigi Cipolloni ed Enrico Tittoni. Saranno elementi fondamentali per cominciare a fare chiarezza sulla scomparsa e la morte di Silvia Cipriani.
IL LEGALE DI VALERIO CIPRIANI SUL GIALLO DEI SOLDI
L’avvocato Luca Conti, che difende il 42enne reatino indagato per la morte di sua zia, Silvia Cipriani, a Rieti Life ha smentito la sparizione dei 51mila euro legati alla polizza assicurativa. “Aveva una polizza infortuni che avrebbe fruttato 510 euro per ogni punto di invalidità in caso di incidente, soldi che non ha mai preso, soldi che non sono mai stati incassati”, ha dichiarato il legale a Rieti Life. Inoltre, aveva chiarito pure un altro aspetto, la questione dei soldi della vendita del fienile. “Si parla di questo fienile venduto per 10mila euro. Bene, i soldi non sono scomparsi e sono tra conto corrente e libretto, non sono spariti. Si parla di movente economico, di prestito o truffa, ma i riscontri non ci sono”. Infine, in merito ai sospetti sul suo assistito: “Sono convinto che Valerio Cipriani non c’entri con la morte della zia Silvia. E così la famiglia”.