Silvia Nowak, indagato il compagno Kai Dausel
Per la morte di Silvia Nowak, è ora indagato il compagno, Kai Dausel. L’uomo ha sempre raccontato di essere stato per tutto il pomeriggio in giardino il giorno in cui la donna è scomparsa, per poi essere ritrovata tre giorni dopo in un boschetto dietro casa, uccisa e con il corpo carbonizzato. Una vicina di casa, intercettata da “La vita in diretta”, ha raccontato: “È tremendo quello che successo. E non capisco perché una persona così brava abbia potuto fare una fine così brutta”. Parlando invece del compagno della donna, Kai Dausel, la vicina ha aggiunto: “Essere indagati non significa essere colpevoli. Kai è una persona tranquilla, non ho visto mai negli occhi scintille di gelosia. Era molto protettivo con Silvia”
Silvia Nowak, il vicino di casa: “Credo a Kai, condannato senza prove della sua colpevolezza”
Remo, un vicino di casa e amico della coppia, spiega qual è la sua versione dei fatti dopo la morte di Silvia Nowak e le indagini aperte nei confronti di Kai Dausel: “Kai era ospite a casa mia e lui mi ha chiesto ‘Tu mi credi?’ e io gli ho detto ‘Se avessi dubbi, non staresti qui’. L’amore che trasmettevano era invidiabile: noi, che distiamo 100 metri in linea d’aria, non abbiamo avuto mai nessun dubbio. Non è da cercare in Kai il responsabile di tutto questo: sarebbe una delusione anche per noi“. Secondo il vicino di casa, “Kai è come un essere umano senza sangue nelle vene. Già condannato senza una prova certa della sua colpevolezza”. I vicini, dunque, credono fermamente nell’innocenza dell’uomo. Kai ha sempre dichiarato di essere rimasto in giardino il giorno in cui la compagna è scomparsa: inizialmente si parlava di immagini delle telecamere che lo riprendevano dandogli un alibi ma così non sarebbe.