Nella giornata di ieri – con un annuncio tardivo che è stato dato solamente nella mattinata di oggi – è morta la famosissima attrice messicana Silvia Pinal, volto noto della lunga tradizione cinematografica degli anni a cavallo tra il 1950 e il 1070, resa famosa – ma ci arriveremo – dal sodalizio artistico con il regista ‘maledetto’ Luis Buñuel: a confermare il decesso dell’ultima rimasta in vita delle dive del cinema messicano è stata la ministra dell Cultura del Messico Claudia Curiel de Icaza con un post condiviso su X nelle ultime ore, ricordando Silvia Pinal come una vera e propria “pioniera del teatro” in grado di aprire “la strada alle generazioni future”, celebrando “l’eredità artistica e il suo contributo indimenticabile alla nostra cultura“.
Stando alle indiscrezioni che sono emerse in queste ore, Silvia Pinal – che è morta alla veneranda età di 93 anni – da diverse settimane era ricoverata nell’ospedale di Città del Messico a causa di un’infezione delle vie urinarie e di un’aritmia cardiaca che (alla fine) hanno avuto la meglio: al suo fianco erano presenti tutti i suoi cari, a partire dalla primogenita Silvia, fino agli ultimi due figli Alejandra e Luis Enrique che sono rimasti al suo capezzale fino all’ultimo momento.
La carriera di Silvia Pinal: più di 80 film, 40 opere teatrali e la fama di ultimi diva del cinema messicano
Quello di Silvia Pinal – dicevamo già prima – è stato un contributo fondamentale per la cinematografia messicana al punto che oggi è ricordata come una delle tre attrici più famose della storia del cinema del paese, al fianco di due mostri sacri come María Félix e Dolores del Río (morte rispettivamente nel 2002 e nel 1983): la sua carriera – non a caso – partì in giovanissima età con una piccola parte nella pellicola di Miguel Contreras Torres ‘Bamba‘, prendendo poi parte a numerosi altri film minori e – nel 1959, dopo essersi trasferita in Italia per un breve periodo – anche alle riprese del film ‘Uomini e nobiluomini‘ del nostrano Vittorio De Sica.
Comunque sia, tra successi ed insuccessi la carriera di Silvia Pinal prese il volo definitivamente grazie al sodalizio artistico con il registra spagnolo (approdato in Messico per scappare alla scure di Francisco Franco) Luis Buñuel che la scelse tra i protagonisti della dissacrante trilogia di film – scollegati tra loro – composta da ‘Viridiana‘, ‘L’angelo sterminatore‘ e ‘Simòn nel deserto‘; ma complessivamente nella sua lunga e prolifica carriera ha partecipato a più di 80 film e una 40ina di opere teatrali che le sono valsi sei differenti premiazioni tra cui quattro prestigiosi Arial che in Messico sono considerati al pari degli hollywoodiani Oscar.