Bisognerà riflettere in queste ore sulla necessità di assegnare una scorta a Silvia Romano. A maggior ragione se sui social continueranno ad alternarsi messaggi choc come quello postato da Nico Basso, consigliere comunale di Asolo (Treviso), ‘venetista’ capogruppo della lista civica “Verso il futuro”, ex assessore della giunta comunale leghista del comune trevigiano, che a commento di una foto della volontaria milanese ha scritto: “Impiccatela”. Il post su Facebook, che è stato subito cancellato ed era accompagnato da altri commenti dello stesso tono violento e minaccioso nei confronti della cooperante italiana liberata dopo 18 mesi di prigionia, è stato duramente condannato anche dal sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, che ora – come riferito dalla stampa locale – sta valutando le richieste di dimissioni di Basso arrivate da più parti. L’uomo in ogni caso non è nuovo a messaggi d’odio contro politici e rappresentanti delle istituzioni: la liberazione della Romano è stata l’occasione per scagliarsi anche contro il premier Giuseppe Conte e il ministro Luigi Di Maio. (agg. di Dario D’Angelo)



SILVIA ROMANO AVRA’ LA SCORTA?

Silvia Romano, liberata nei giorni scorsi dopo un anno e mezzo di sequestro in Africa, potrebbe essere costretta a vivere sotto scorta: la Prefettura sta valutando la situazione legata alla giovane volontaria, vittima di un odio smisurato sui social network, derivato dalla sua scelta di convertirsi all’Islam cambiando anche nome (ora si chiama Aisha) e dall’ingente prezzo pagato dallo Stato italiano per il suo riscatto. Già questo pomeriggio, in occasione del ritorno nella sua casa di Milano, la ragazza è stata scortata da carabinieri e polizia a bordo di un suv grigio, con indosso un vestito tipico delle donne della Somalia. Inoltre, in questo momento davanti al palazzo dove risiede con la madre sono posteggiate quattro autovetture della polizia e il portone d’ingresso è attualmente presidiato da agenti e militari. Si teme, dunque, per l’incolumità della giovane e dei suoi familiari, vista e considerata l’ondata di insulti piovuta in queste ore sul web e ripresa anche da alcuni personaggi famosi e seguiti, come il critico d’arte Vittorio Sgarbi.



SILVIA ROMANO TORNA A MILANO: “STO BENE”

L’arrivo a Milano di Silvia Romano si è concretizzata alle 17.15 ed è stato accompagnato da un lungo applauso da parte dei presenti, ai quali la ragazza ha rapidamente detto di stare bene. Immediata, tuttavia, la polemica venutasi a creare per l’assembramento formatosi lungo la strada, con decine e decine di persone, fra cui molti giornalisti, operatori televisivi e fotografi, ammassate e sicuramente non a distanza di sicurezza. Nel frattempo, il Consiglio comunale di Milano, visibile online in diretta streaming, ha sottolineato la felicità generata dalla liberazione della volontaria e dal suo rientro all’ombra del Duomo. “Sono grandissime la gioia e l’emozione per la liberazione di Silvia – ha dichiarato Lamberto Bertolè, presidente del Consiglio comunale . L’abbiamo aspettata per 18 mesi e auguriamo a lei e alla sua famiglia di riuscire a recuperare la serenità dopo questa grande prova. Noi come città e come Consiglio comunale siamo orgogliosi della forza con cui ha affrontato questa prova durissima”.

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