Silvia Romano, la volontaria rapita in Africa e liberata all’inizio del mese di maggio dopo un sequestro durato un anno e mezzo (18 mesi), ha postato un nuovo messaggio sul proprio profilo Facebook e non si tratta certo di parole casuali. La ragazza ha scelto di menzionare un passaggio del Corano dal titolo “Esposti chiaramente” (versi 34 e 35). Ecco di seguito il testo: “Non sono certo uguali – la cattiva azione e quella buona. Respingi quella con qualcosa che sia migliore: colui dal quale ti divideva l’inimicizia, diventerà un amico affettuoso. Ma ricevono questa (facoltà) solo coloro che pazientemente perseverano, ciò accade solo a chi già possiede un dono immenso”. Una sorta di ‘porgi l’altra guancia cristiano’ che, in altre parole, esorta a comportarsi bene anche nei confronti di chi manifesta avversione nei confronti del prossimo. Si resta, di fatto, in scia alla stretta attualità, dal momento che la ragazza, dopo il suo rientro in Italia, è stata oggetto di gravi violenze verbali sui social network, sfociate anche in alcune tensioni sotto la sua abitazione, con tanto di bottiglie scagliate contro i vetri della finestra della sua casa di Milano. Inoltre, nei giorni scorsi Silvia Romano aveva chiesto ai suoi amici dei social di non prendersela per quest’ondata di insulti e cattiveria nei suoi confronti, deflagrati in seguito alla notizia della sua conversione all’Islam.



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