Silvia Romano torna a parlare per la prima volta da quando è rientrata in Italia, e lo ha fatto attraverso la propria pagina Facebook. La 24enne studentessa milanese, liberata negli scorsi giorni dopo 18 mesi di prigionia fra Kenya e Somalia, si è rivolta ai suoi amici che in queste ore la stanno difendendo a spada tratta da attacchi da ogni parte: “Sentivo – scrive Silvia, post visibile solamente agli amici più stretti ricorda l’agenzia Agi – che avreste visto il mio sorriso e avreste gioito perché sono viva, e sono qui. Ho seguito il cuore e quello non tradirà mai. Non arrabbiatevi per difendermi, il peggio è passato”. Silvia Romano si è convertita all’Islam durante la prigionia, e al suo atterraggio a Ciampino ha mostrato gli abiti tipici delle donne di religione musulmana: “Non vedevo l’ora di scendere da quell’aereo – ha proseguito la ragazza nel suo post social – perché per me contava solo riabbracciare le persone più importanti della mia vita, sentire ancora il loro calore e e dirgli quanto le amassi nonostante il mio vestito”. Silvia ringrazia quindi tutti coloro che in questi lunghi mesi di attesa e angoscia sono stati vicini alla sua famiglia: “A tutti gli amici e le amiche che mi sono stati vicini con il cuore in questo lungo tempo grazie grazie grazie”.



SILVIA ROMANO: “GRAZIE ANCHE AI NON AMICI”

“Grazie anche a chi non era un amico – ha proseguito – ma un conoscente o uno sconosciuto e mi ha dedicato un pensiero. A tutti coloro che hanno supportato i miei genitori e mia sorella in modo così speciale e inaspettato: scoprire quanto affetto gli avete dimostrato per me è stato ed è solo motivo di gioia, sono stati forti anche grazie a voi e io sono immensamente grata per questo”. Silvia si dice felice di aver trovato i suoi genitori ancora in forza, “nonostante il loro grande dolore”, per poi concludere il suo messaggio/appello: “Godiamoci questo momento insieme. Vi abbraccio tutti virtualmente forte e spero di farlo presto anche dal vivo. Vi voglio bene”. Ieri hanno destato grande polemica le parole del deputato della Lega, Alessandro Pagano, che si è riferito a Silvia in Aula alla Camera con le parole “neo-terrorista”, un intervento a gamba tesa che ha obbligato la vice presidente della Camera, Mara Carfagna, a richiamare il leghista all’ordine.

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