Sulla liberazione di Silvia Romano stanno girando varie storie. Alcune di esse vere e confermate già dalla diretta interessata, altre smentite, altre ancora che andranno naturalmente approfondite. Poi, come sempre succede, ci sono le fake news. La ricetta è sempre la stessa: si prende una notizia, le si aggiunge un particolare che abbia connotati da “indignazione popolare” e strettamente legato ad altri temi di grande discussione – meglio se attuali – e lo si fa girare. L’importante è cavalcare l’onda: andare a verificare l’informazione non è esercizio per tutti, nel frattempo è montata la protesta. E’ il caso di quanto accaduto con un video che bufale.net ha già smontato etichettandolo come bufala: riguarda la presunta veridicità del riscatto pagato per liberare Silvia, ma è opera di un troll, anche noto. Si intende dunque un personaggio che assume diverse identità a seconda della notizia da far circolare.



SILVIA ROMANO, FAKE NEWS SUI SOLDI DEL RISCATTO

In questo caso, il troll ha impersonato un agente dei servizi segreti, affermando nel video di essere tra quelli che avrebbero agito in prima persona per negoziare con i miliziani di Al-Shabaad la liberazione di Silvia Romano. Ebbene: le informazioni condivise circa i milioni di euro versati per riportare a casa la volontaria milanese sarebbero già stati disponibili da parecchi mesi, ma sarebbero stati erogati soltanto adesso. Il motivo? Semplice: prima, il Governo era quello formato da Lega Nord e MoVimento 5 Stelle e la maggioranza avrebbe bloccato tutte le operazioni di questo tipo. Un presunto attacco al partito comandato da Matteo Salvini dunque? Evidentemente sì, ma la fake news non si ferma qui perché c’è un altro aspetto che è stato evidenziato. E’ quasi – lo diciamo noi – come se il troll abbia voluto arrivare a far montare l’indignazione da parte di tutti e da più parti.



Infatti, nella seconda parte della sua cospirazione, il falso agente dell’intelligence sostiene che il Governo (questa volta quello di Giuseppe Conte) abbia recuperato i soldi da destinare al riscatto di Silvia Romano da quelli che inizialmente il Consiglio dei Ministri aveva previsto per la cassa integrazione e per aiutare durante la pandemia da Coronavirus, già ufficializzati ma poi tolti agli italiani. Naturalmente si tratta di una fake news, nella sua interezza: ciò non toglie che su certi elementi che riguardano la liberazione della volontaria si debba ancora fare chiarezza, ma c’è chi è preposto a farlo e ovviamente la verità non arriverà attraverso un video di questo tipo.

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