L’allenatore del Palermo, Silvio Baldini, artefice del ritorno in Serie B della compagine rosanero, ha rilasciato un’intervista al “Corriere dello Sport”, nel quale ha raccontato la sua sfera più intima e umana. Il tecnico ha innanzitutto affermato che, quando accettò di allenare la Carrarese in Serie C, pretese di non essere pagato e di non avere neppure un rimborso spese per “espiare” (citazione testuale). Ma perché lasciare i campionati più prestigiosi per sedersi sulla panchina di un club di terza divisione? “Sono sparito da un mondo di falsi e ipocriti in cui non mi riconoscevo più – ha detto –. Il calcio era solo stress che mi mangiava. Non riuscivo più a controllarlo”.



Cosa ha fatto allora Silvio Baldini nei sei anni in cui non ha allenato? “Niente. Salivo per le montagne con il mio bastone, i miei cani. D’inverno me ne andavo a cacciare pernici con i pastori siciliani. Una grande amarezza dentro, ma anche una strana serenità. Sei anni di vuoto, così sembravano, e invece sono stati gli anni della mia rinascita. Poi, ho ripreso ad allenare”. Come se nulla fosse, consegnando al Palermo la gioia di una promozione in Serie B.



SILVIO BALDINI: “MIA FIGLIA È IL MIO ANGELO”

Nel prosieguo della sua chiacchierata con il “Corriere dello Sport”, Silvio Baldini non ha fatto mistero di avere tante persone che lo detestano: “Mi accorgo quando vogliono mettere in gioco la mia presunta follia per togliermi tutti i meriti di allenatore. E allora faccio il volgare, parlo male, dico parolacce. Ci sono delle persone che mi stanno sui
c*glioni. Invidiosi, meschini. Sono conigli. Non ti dicono niente davanti. Se potessero, mi farebbero del male”.

Oltre a sua moglie Paola, la sua vita è impreziosita da Valentina, sua figlia 35enne disabile al 100%: “Lei è il mio angelo… Io se penso a Valentina non posso mai perdere, sono imbattibile. Doveva campare 6 mesi, oggi ha 35 anni. Disabile al cento per cento. Non parla. Non può stare in piedi. E io l’ho sentito che sarebbe nata così. Ho sempre saputo cos’è il male… “. Silvio Baldini, infatti, in passato era fidanzato con Rosy, una giovane brasiliana: lei rimase incinta e si dovevano sposare, ma tre giorni prima sentì una voce dentro di lui che gli disse di non convolare a nozze. Alle tre di quella stessa notte, Rosy finì in ospedale con le vene tagliate e abortì a Napoli, per poi sparire. Quindi, Baldini conobbe Paola e decise di sposarla, ma alla vigilia del “sì” lo chiamò Rosy, augurandogli di soffrire e maledicendolo: “Le ecografie del feto erano tutte regolari, ma io sentivo che qualcosa non andava per il verso giusto”, ha concluso il tecnico. Che oggi si coccola sua figlia e mostra la sua foto ai calciatori per dimostrare loro che niente è impossibile.