Dopo le dichiarazioni rilasciate a Sky Sport sul valore della famiglia e sulla cultura siciliana e palermitana, che hanno fatto discutere non poco e creato un acceso dibattito con Alessandro Bonan, Silvio Baldini torna a parlare di quanto detto. Sulle pagine di Repubblica, l’allenatore del Palermo ha dichiarato che ripeterebbe le stesse parole: “Non mi cambia niente. Non è questione di cultura retrograda ma di rimettere al centro la famiglia che ha un grande valore. Se non c’è la famiglia, non c’è la società e di conseguenza non c’è neanche la democrazia”.
L’allenatore ha ribadito quanto affermato a “Sky Calciomercato L’Originale”: “Se tu, uomo sposato, guardi un’altra donna allora vuol dire che vuoi fare il furbo, che vuoi mettere il tuo maschilismo al servizio del tuo istinto sessuale. Specie se si tratta di una ragazzina. Se le guardi in quel modo loro se ne accorgono, non dicono niente ma poi ti tolgono la stima. E poi fanno bene se ti tagliano i coglioni. Il popolo siciliano sa qual è la verità. Ma voglio fare chiarezza: la famiglia è sacra, è il nucleo in cui la società si deve fondare. La devono smettere quei tipi da locali di lusso che predicano bene e poi sniffano e vanno a letto con le ragazzine”.
La promozione con il Palermo
Parlando invece di campo, Silvio Baldini ha ripercorso le emozioni provate dopo la promozione del suo Palermo in Serie B: “Fin dal primo giorno che mi hanno chiamato (24 dicembre 2021, ndr) sapevo che il destino mi avrebbe reso ciò che mi avevano tolto”. Il riferimento è all’ex patron Zamparini, che nel 2004 lo cacciò via dopo un litigio: “Cacciandomi in quel modo, non mi ha tolto qualcosa da allenatore ma da persona. Diciotto anni dopo mi sono ripreso un sogno, grazie anche ai miei principi: la promozione è coincisa col messaggio che volevo riuscire a portare alla gente in difficoltà, quella di Palermo, che ha sostenuto la squadra nonostante tutti i problemi. È un’emozione che non puoi descrivere, perché non è un film, questo. E non c’è un regista che lo dirige seguendo un copione scritto. Accade e vivi di quel momento. È bellissimo”.
Il futuro è ancora al Palermo: “Ho un contratto. E come me anche le persone del mio staff. Il Palermo ha storia e quest’anno abbiamo realizzato allo stadio il record di presenze. E non contro la Juventus ma col Feralpi Salò. Qui qualcosa va oltre la logica, c’è un destino che vuole che tu vada oltre alla razionalità. Una magia che non si vede da nessun’altra parte. Sapevo che un giorno tutte le cattiverie che avevo subìto, per la legge del contrappasso, mi sarebbero rimbalzate addosso. Ma non ho senso di rivalsa, voglio bene a tutte le persone. Basta che non mi rompano le scatole”.