Un piccolo incidente domestico per Silvio Berlusconi, ma la paura è stata tanta. Il Cavaliere, storico leader di Forza Italia, è caduto nella giornata di ieri, mercoledì 10 febbraio, mentre si trovava nella sua abitazione di Roma. Nulla di grave sia chiaro, ma l’ex Premier ha riportato una brutta botta al fianco, di conseguenza, per evitare qualsiasi tipo di complicazione, è stato portato in ospedale per degli accertamenti. Berlusconi, una volta visitato, è stato ricoverato in via prudenziale, ed ha così trascorso una notte lontano da casa.



Stamattina il leader forzista è stata prontamente dimesso, e lo stesso è così potuto tornare presso la sua abitazione capitolina. La notizia è rimasta segreta fino a pochi minuti fa quando l’ufficio stampa di Forza Italia ha emesso una nota in cui si legge: “Il Presidente Silvio Berlusconi è rientrato a Milano ieri sera a causa di una caduta accidentale occorsa nella sua residenza romana che gli ha procurato una contusione al fianco. Si è recato presso la Clinica La madonnina per gli accertamenti del caso e dove ha trascorso la notte”.



SILVIO BERLUSCONI CADUTO IN CASA: “E’ GIA’ AL LAVORO”

“Berlusconi – prosegue ancora la nota – è stato dimesso questa mattina ed è a casa, al lavoro, per votare da remoto al Parlamento Europeo”. Nessuna preoccupazione quindi attorno alle condizioni fisiche del Cavaliere, ma è logico che vista la sua età, 85 anni il prossimo mese di settembre, la prudenza deve essere massima. Berlusconi si trovava a Roma per il giro di consultazioni con il Premier incaricato Mario Draghi, con cui si è scambiato un caloroso saluto prima della “chiacchierata” su temi politici. Dopo il vis-a-vis il Cavaliere ha preferito rimanere nella capitale, residenza romana sull’Appia Antica, Villa Grande (fino a poco tempo fa concessa a Zeffirelli), dove tra l’altro ieri mattina ha anche incontrato un altro dei leader di Centrodestra, leggasi Matteo Salvini, e con cui ha condiviso la decisione di dare fiducia al governo Mario Draghi che sta nascendo, a differenza invece di Giorgia Meloni che ha preferito rimanere estranea all’esecutivo.

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