Una lettera di ’Natale’ quella inviata da Silvio Berlusconi al Corriere della Sera per far sapere che il Centrodestra e in particolare Forza Italia è disponibile a discutere con il Governo tutte le proposte possibili per uscire dalla crisi, impostare al meglio i progetti del Recovery Fund e chissà, magari comporre quel tanto chiacchierato “Governo di unità nazionale” qualora Conte dovesse ‘cadere’ dopo gli ultimatum di Renzi. «Forza Italia è parte integrante del centro-destra all’opposizione del governo Conte. Un’ opposizione che nasce dai fatti, da una visione politica profondamente alternativa e da un giudizio critico su molti aspetti dell’operato dell’esecutivo in questi mesi drammatici per il Paese», scrive il leader di FI alla vigilia dell’invio delle proposte Cdx per uscire dalla crisi economica. Dopo gli screzi nei giorni scorsi tra Salvini, Meloni e la stessa Forza Italia – con la leader di FdI che non vede di buon occhio le ‘sponde’ offerte da Lega e Berlusconi al Governo – l’unità sembra ritrovata nel pacchetto di proposte lanciate in queste ore per la Manovra di Bilancio: «non tifiamo per il ‘tanto peggio tanto meglio”, sperare di guadagnare consenso sulle difficoltà dell’Italia», scrive ancora Berlusconi «Significa al contrario, nella chiarezza del nostro ruolo di opposizione, lavorare per l’Italia, cercare di tutelare – trovando le necessarie convergenze – i comparti e le categorie più penalizzate dalla crisi. Lo abbiamo fatto votando nelle scorse settimane lo scostamento di bilancio, non un sostegno al governo ma un atto concreto per aiutare i meno garantiti dalla crisi, cioè il comparto del lavoro autonomo, dei professionisti, del commercio, dell’artigianato, della piccola impresa».



BERLUSCONI E LA LETTERA DI ‘NATALE’

E così il pacchetto di emendamenti da presentare al Governo per la discussione in Aula della Manovra di Bilancio vede un Centrodestra schierato sul fronte della collaborazione nel momento forse di massima crisi interna dell’esecutivo: sono due i settori individuati da Berlusconi, Salvini e Meloni, in primis «quello del lavoro autonomo, delle professioni, delle partite Iva, dei commercianti e degli artigiani. L’ altro sono i giovani, i nostri ragazzi, una generazione drammaticamente penalizzata dalla crisi parallela della formazione e del mercato del lavoro, fortemente aggravata dalla pandemia». In secondo luogo, il Cdx pensa a misure in favore dei professionisti e per il lavoro autonomo: «la nostra richiesta è di almeno 2/2,5 miliardi fra legge di Bilancio e il prossimo scostamento previsto per gennaio. Una cifra importante, da destinare a sgravi fiscali e contributivi per chi abbia subito perdite di fatturato». L’obiettivo del Cdx è quell’anno bianco fiscale più volte avanzato anche dalla Lega: «Per quanto riguarda i giovani e il lavoro, considero necessario investire importanti risorse per riqualificare l’istruzione tecnica superiore, per la digitalizzazione, finanziando appositi voucher». La chiosa finale nella ‘lettera di Natale’ di Berlusconi al Corriere vede un appello all’intera compagine di Governo: «confido che al di là delle ragioni di schieramento si possa trovare una convergenza sulle concrete esigenze del Paese. Da parte nostra, faremo tutto il possibile, come sempre, non per una parte politica ma per gli italiani».

Leggi anche

Pensione minima 2025/ Incremento al milione per "quasi tutti" (23 novembre)DIETRO LE QUINTE/ Se Prodi e Monti "catturano" Fitto (per conto di Mattarella)