«Ma, Presidente, che partito è Forza Italia?», si apre così il testamento politico di Silvio Berlusconi, un documento di quattro pagine scritto il 10 giugno 2023, due giorni prima della sua morte, mentre era ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. Un lascito scritto con la figlia Marina Berlusconi al suo fianco, anticipato oggi dal Corriere della Sera insieme alla prefazione del libro di Paolo Del Debbio, “In nome della libertà“.
Nelle parole dell’ex leader di Forza Italia c’è tutto l’impegno di chi ha creato un impero, scritto una pagina della storia dell’Italia, ma ha anche innovato il mondo della tv, dell’economia e dello sport. «Forza Italia è il partito del cuore, Forza Italia è il Partito dell’amore, per i propri figli, per i propri propri nipoti, per tutti. Forza Italia è il partito che crede in Dio e nel suo amore per tutti noi. Forza Italia è il partito che aiuta chi ha bisogno, è il partito che dà a chi non ha. Forza Italia è il partito della casa che dovremmo avere tutti», scrive Silvio Berlusconi. Ma lo definisce anche «il partito del mondo senza frontiere, del mondo che si ama, del mondo unito e rispettoso di tutti gli Stati».
“FORZA ITALIA PARTITO DELLA LIBERTÀ E DEL CRISTIANESIMO”
La sua creatura politica «è il partito del mondo che ama la pace, del mondo che considera la guerra la follia delle follie, dove si uccidono degli altri che nemmeno si conoscono, Forza Italia è il partito del mondo senza frontiere, degli Stati che si aiutano l’un l’altro». Non possono mancare due concetti cruciali come libertà e democrazia. «Forza Italia è il partito della libertà della democrazia, del cristianesimo, è il partito della dignità, del rispetto di tutte le persone, è il partito del garantismo della giustizia giusta».
Il concetto di libertà è così importante per l’ex premier, che infatti lo ripropone nelle righe successive: «Ripeto, Forza Italia è il partito della libertà. Forza Italia è il partito per me, per te, per tutti noi». Nel suo testamento politico, Silvio Berlusconi pone anche un’altra domanda a sé: «Ah, appunto, dimenticavo. Ma lei di che partito è?». Nella replica c’è la rivendicazione del suo impegno: «Sono anch’io di Forza Italia, del partito che ho fondato io, che vorrei possa essere così, convincendo tutti i cittadini dell’Italia e del mondo».