Questa sera potrete l’intervista integrale di Maurizio Costanzo a Silvio Berlusconi e non potrà non sfuggirvi la battuta che qui sotto vi abbiamo riportato per intero sulla «bomba» preparata dal Premier per «togliere dalla tv il giornalista». Era chiaramente una battuta, con il retropensiero che però andava a colpire i giudici che hanno indagato Berlusconi per l’attentato contro Costanzo negli anni Ottanta: oggi a “Un giorno da pecora” su Radio Rai1 è lo stesso ideatore e conduttore del Maurizio Costanzo Show a rispondere a chi ha ritenuto una battuta di pessimo gusto (se non peggio) quella dell’ex Premier di Forza Italia. «La battuta di Berlusconi sull’attentato nei miei confronti? Erroneamente venne detto che lui era mandante del mio attentato, lui ci scherza sopra. Io tutto posso pensare nella mia vita meno che lui mi abbia fatto un attentato. Se ci sono rimasto male per la battuta? Per niente», spiega Costanzo davanti ai conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Non è passata inosservata poi la mancata cantata del leader di FI a differenza degli altri politici ospiti le scorse settimane al MCS: ma Costanzo risolve l’enigma «non ha voluto cantare, secondo me per distinguersi. Ha promesso che quanto tornerà a marzo canterà, ma faccia come gli pare… Come l’ho trovato? Tonico, in forma per i suoi 83 anni, è sempre uguale»
BERLUSCONI AL MAURIZIO COSTANZO SHOW
Silvio Berlusconi al Maurizio Costanzo Show, il “clasico” della tv secondo solo a “Berlusconi a Porta a Porta”: è casa sua eppure sembra sempre la “prima volta”: battute, sorrisi, ammiccamenti e “frecciatine” politiche che quasi Andreotti dei bei tempi. Un racconto a 360° come già avvenuto nelle scorse puntate con Matteo Renzi, Giorgia Meloni e Luigi Di Maio: il Cav parla del momento particolare di Forza Italia, del Governo “delle 4 sinistre”, del futuro di Renzi-Italia Viva e della crisi di Ilva. Il tutto con la consueta sagacia, complice del conduttore Maurizio Costanzo che non le manda certo a dire alcune domande “acute” sulla situazione giudiziaria personale, come le indagini di mafia. «Da maggio ho superato per avvocati e spostamenti la spesa di un miliardo di euro», si sfoga Berlusconi salvo poi commentare con una battuta la recente deposizione-lampo a Firenze sui processi per stragi di mafia «Ma è vero che questa puntata è la numero 4mila 445. Non ci sono riuscito a far smettere Costanzo… Neanche con un attentato con una bomba ce l’ho fatta a farlo scappare..». Berlusconi qui scherza sulle inchieste che lo vedono indagato addirittura per l’attentato al giornalista Mediaset nella presunta trattativa Stato-Mafia, «Noi ormai siamo vecchietti, abbiamo un piede nella tomba» ironizza il Cav.
SILVIO BERLUSCONI, L’ILVA E MATTEO RENZI
Secondo altre anticipazioni rilevate sempre dall’Ansa nella registrazione di ieri, Berlusconi non si tira indietro ad un commento sul disastro dell’Ex Ilva di questi giorni: al Maurizio Costanzo Show commenta «Come se ne esce su Ilva? Ci si entra con i soldi di tutti noi, non credo ci sia un’altra soluzione. Noi siamo contrari. Hanno votato l’abolizione dello scudo penale e l’impresa è andata via. Sono preoccupato quando gli stranieri scappano dall’Italia, come sta accadendo per la drammatica vicenda dell’ILVA di Taranto, per colpa dell’irresponsabilità di un governo inadeguato. Non soltanto si rischia di mettere in ginocchio una città e di gettare sul lastrico migliaia di famiglie, ma un grande Paese manifatturiero come il nostro potrebbe rimanere escluso da un settore strategico come l’acciaio. Questo avrebbe gravissime conseguenze». Dall’industria alla politica, il passo dopo l’Ilva è ovviamente molto breve: «Matteo Renzi so che è venuto qui e che ha fatto la mia imitazione. Auguri a Matteo, ma gioca nell’altra parte di campo. C’è una distanza incolmabile tra noi liberali e la sinistra. Di Mattei ce ne se sono tanti, forse troppi…». Il Cav lancia così frecciatine tanto a Renzi quanto a Salvini, smorzando tutto con una battuta sardonica «Avete visto che Salvini inizia ad avere la barba grigia…non piace alle donne». Chiusura come sempre sul personale e sulle richieste di Costanzo ai suoi ospiti: davanti ad Al Bano che dedica “Felicità” a Berlusconi, il Cavaliere viene invitato a cantare qualcosa rimembrando il suo passato da chansonnier sulle crociere da ragazzo ma il leader di Forza Italia smorza «Non canto più. È inutile che insisti, sono diventato una persona seria». Davanti alle insistenze di Costanzo, che replica «ma qui hanno cantato tutti i politici..», Berlusconi ironizza «perché sanno fare solo questo. Conte canta? È bravo solo in quello. In primavera vengo qui, prendo l’impegno, mi preparo e vengo a cantare. Ne faccio tre: una in italiano, una in francese, una in inglese».