Silvio Berlusconi fa preoccupare ancora una volta i suoi sostenitori e, in generale, il mondo della politica: il Cavaliere, stando a quanto riferito da fonti interne a Forza Italia, si è sottoposto a un nuovo pit stop presso l’ospedale “San Raffaele” di Milano, presso il quale si è recato nella mattinata di oggi, lunedì 6 settembre 2021. Un controllo medico programmato, pare, durato all’incirca trenta minuti, poi il ritorno immediato nella sua residenza di Arcore. Soltanto mercoledì 1° settembre il leader azzurro aveva raggiunto il nosocomio meneghino per due ore, dopo l’ultimo ricovero del 27 agosto.
Il nuovo blitz da Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi, ha agitato gli azzurri, anche se, come ricorda l’agenzia di stampa Adnkronos, ormai il partito è abituato ai numerosi accertamenti che il leader deve eseguire, per via di alcune aritmie cardiache comparse a seguito dell’intervento a cuore aperto a cui l’ex presidente del Consiglio si è sottoposto esattamente cinque anni fa e per gli effetti, spiacevoli, del Long Covid (rammentiamo che l’uomo era risultato positivo al Coronavirus nel mese di settembre 2o2o).
SILVIO BERLUSCONI ANCORA UNA VOLTA IN OSPEDALE: SI VA VERSO IL RINVIO DELL’UDIENZA DEL RUBY TER?
Intanto, l’8 settembre è programmata una nuova udienza del Ruby Ter a Milano, anche se, adesso, gli avvocati di Silvio Berlusconi, guidati da Federico Cecconi, stanno valutando una richiesta di rinvio per motivi di salute. I legali decideranno sul da farsi solo quando avranno l’esito di tutti gli accertamenti sanitari. Lo riporta, anche in questo caso, Adnkronos, che spiega che “nel maggio scorso i giudici del Tribunale di Milano avevano concesso al leader azzurro, sempre a causa delle sue condizioni di salute, un lungo rinvio del dibattimento per tutti gli imputati, a cominciare dallo stesso Berlusconi”.
E, ancora: “Da anni la storia politica e giudiziaria di Berlusconi si intreccia con acciacchi fisici e malattie, periodi più o meno lunghi di convalescenza e guarigioni. E immancabilmente spunta il sospetto che usi il suo corpo come scusa, o più tecnicamente, come legittimo impedimento per non presentarsi in aula”.