Silvio Berlusconi è morto: addio al Cavaliere, aveva 86 anni. L’Italia in lutto

Silvio Berlusconi è morto: a 86 anni, il leader di Forza Italia che tra politica, calcio e tv ha cambiato questo Paese, lascia la compagna Marta Fascina e i suoi 5 figli (Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi) ma soprattutto lascia un’eredità politica e imprenditoriale che lo hanno reso a prescindere un simbolo dell’Italia nel mondo. Berlusconi era tornato al San Raffaele lo scorso venerdì, dopo un lungo ricovero — di 45 giorni — terminato poche settimane fa, a causa di una polmonite e di una forma grave di leucemia cronica. Questa mattina, il fratello Paolo e i figli erano accorsi in ospedale, dove già si trovava Marta Fascina: era il segnale che qualcosa non stava andando per il verso giusto, dopo due notti considerate “tranquille”.



Primo nella politica a rendergli omaggio l’avversario ed “erede” Matteo Renzi: «Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese. Tanti lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti. Oggi l’Italia piange insieme alla famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito. A tutti quelli che gli hanno voluto bene il mio abbraccio più affettuoso e più sincero. In queste ore porto con me i ricordi dei nostri incontri, dei tanti consigli, dei nostri accordi, dei nostri scontri. Ma soprattutto di una telefonata in cui Silvio, non il Presidente, mi ha fatto scendere una lacrima parlando della mamma. Ci mancherai Pres, che la terra ti sia lieve». Il Milan ha twittato una foto con tutti i trofei vinti da Berlusconi con una semplice scritta: «grazie Presidente».



Chi è Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi è stato uno dei volti più riconoscibili della politica italiana, sia a livello nazionale che internazionale. Il premier forse più mediatico della storia d’Italia è stato al centro della politica dalla metà degli anni Novanta fino ad oggi. Anche se la sua influenza è stata in costante diminuendo, è rimasto una presenza politica significativa grazie alla sua capacità di entrare in contatto con gli elettori e alla sua abilità di riunire partiti eterogenei sotto la sua guida. Berlusconi è nato il 29 settembre 1936 a Milano, in Italia.

È un uomo che si è fatto da sé: ha iniziato come cameriere e poi è stato coinvolto nelle trasmissioni e nel mondo dello spettacolo prima di entrare in politica. Ha scalato i ranghi del partito Forza Italia e ne è diventato il leader nel 1994, per poi diventare Presidente del Consiglio dei Ministri dopo numerose vittorie elettorali dal 2001 in poi con il partito del Popolo della Libertà (PdL). Per tutto il 2018 aveva in programma un’alleanza di centrodestra con la Lega Nord di Matteo Salvini, che però non si è mai concretizzata con la formazione del primo Governo Conte (Lega e M5s). L’alleanza del Centrodestra è rimasta però tale a livello di Comunali e Regionali, seppur le distanze e le fibrillazioni con gli altri partner di coalizione – oltre a Salvini anche Giorgia Meloni con FdI – abbiano più volte messo in discussione la tenuta del Centrodestra. Momento clou la formazione del Governo Draghi dove Berlusconi e Salvini aderiscono all’esecutivo di unità nazionale in piena crisi Covid e alla vigilia del Recovery Fund da presentare, mentre Meloni è rimasta all’opposizione. Dopo le Elezioni Politiche del 2022, il nuovo Governo presieduto dalla Premier Giorgia Meloni vede di nuovo l’intero Centrodestra alla guida del Paese: dopo alcune discussioni in sede di formazione del Governo, la piena fiducia dei forzisti di Berlusconi è stata data all’esecutivo targato Meloni.



Quello che c’è da sapere su Silvio Berlusconi: da uomo di spettacolo a politico

Silvio Berlusconi, dopo aver iniziato la sua carriera come cantante nei night club, è diventato imprenditore nel settore della pubblicità e dei media. Nel 1994 ha fondato il Partito Popolare Italiano (PPI) ed è stato eletto per la prima volta come deputato alla Camera dei Deputati. Nel 2001 è stato eletto Presidente del Consiglio dei Ministri e nel 2006 ha guidato la Casa delle Libertà al Governo. Dal 2008 al 2011 è stato leader del Partito Popolare Liberale Italiano (PPLI). Ha guidato il Paese durante la crisi finanziaria mondiale a partire dal 2009. Nel 2011 ha annunciato le sue dimissioni da Primo Ministro in seguito alle proteste contro le sue politiche economiche.

Silvio Berlusconi è passato da uomo di spettacolo a politico in maniera molto rapida. Prima di intraprendere la carriera politica, Berlusconi era un imprenditore e produttore televisivo molto famoso in Italia. Nel 1994, ha fondato il partito Forza Italia e si è candidato per la prima volta per diventare Primo Ministro. Nonostante non sia riuscito a ottenere la maggioranza dei voti necessari per vincere le elezioni, è stato comunque in grado di formare un governo con l’aiuto degli altri partiti. Ha servito come Primo Ministro per tre volte dal 1994 al 2011 e anche se il suo mandato è stato segnato da diversi scandali, è considerato una delle figure più importanti della politica italiana contemporanea.

I più importanti alleati e rivali di Berlusconi

Berlusconi è stato alleato di molti partiti durante la sua carriera politica, ma i suoi più stretti alleati sono stati il Partito Popolare Italiano (PPI) e il Partito della Libertà (PdL). Il PPI è un partito centrista che si è opposto all’immigrazione clandestina e all’integrazione europea, mentre il PdL è un partito di destra che si è opposto all’aumento delle tasse e alla riforma del mercato del lavoro. I due partiti hanno collaborato strettamente per molti anni, ma nel 2013 hanno annunciato la loro intenzione di sciogliersi in un nuovo partito chiamato Forza Italia. Berlusconi ha anche avuto diversi rivali politici nel corso degli anni. L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano era un suo fiero antico nemico, mentre l’ex segretario del Partito Democratico Walter Veltroni era spesso considerato come il “anti-Berlusconi”. Nelle elezioni del 2013, Berlusconi ha combattuto contro Matteo Renzi, che allora guidava il Partito Democratico (PD), ed Enrico Letta, ex premier PD. Nelle elezioni 2019 ha sfidato il M5s di Luigi Di Maio candidato: ha dato il via libera con la presenza di FI e Lega nel Governo Draghi nel 2021, sposando la causa dell’ex Presidente BCE.

La vita familiare di Berlusconi e le controversie giudiziarie

Berlusconi si è sposato una prima volta nel 1965 con Carla Elvira Lucia Dall’Oglio, da cui ebbe i primi due figli Marina e Pier Silvio: il divorzio avvenne nel 1985, ufficializzando subito la relazione che intraprendeva da mesi con Veronica Lario, nome d’arte di Miriam Bartolini. L’ex Cavaliere si è sposato con Veronica Lario dal 1990, con cui ha avuto tre figli: Barbara (nata nel 1984), Eleonora (nata nel 1986) e Luigi (nato nel 1988). I due si sono separati nel 2009. Da allora, Berlusconi ha avuto una relazione sentimentale con Francesca Pascale, un’imprenditrice di 32 anni che è stata anche la sua portavoce: la relazione si è però interrotta nel 2020: pochi mesi più tardi si è fidanzato con la deputata di Forza Italia Marta Fascina. Mediatici e tumultuosi i rapporti Berlusconi e Veronica: la loro relazione è infine giunta al capolinea nel 2009, quando Veronica Lario ha presentato istanza di divorzio. Nella sua carriera politica, Silvio Berlusconi è stato coinvolto in diversi scandali, in particolare in relazione al sesso e alla corruzione. L’inchiesta “Rubygate” ha portato alla luce il suo presunto coinvolgimento nella prostituzione di minorenni. Inoltre, nel 2012 è stato condannato per frode fiscale dalla Corte dei Conti. Nel 2013 è stato nuovamente accusato di corruzione, ma questa volta la corte ha assolto Berlusconi per insufficienza di prove.

Come Silvio Berlusconi è diventato un’icona in Italia

Silvio Berlusconi è senza dubbio una delle figure più influenti della politica italiana contemporanea. Da quando ha fatto il suo ingresso nella scena politica nel 1994, Berlusconi ha saputo catturare l’immaginazione degli italiani e trasformarsi in un’icona nazionale. In molti modi, la sua carriera politica ha rappresentato un ritorno alle origini: come uomo d’affari, infatti, Berlusconi aveva già fatto molto per costruire la sua reputazione come simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo. Ora, come leader politico, stava cercando di trasformare il Paese in modo da renderlo più simile al suo sogno di grandezza economica e internazionale. Durante i primi anni della sua carriera politica, Silvio Berlusconi si è concentrato principalmente sul miglioramento delle condizioni economiche del Paese. Ha fatto promesse audaci sul miglioramento del Pil e sull’abbassamento del tasso di disoccupazione; tuttavia, nonostante queste promesse non siano state completamente mantenute, l’impatto che ha avuto la sua azione sul Paese è stato enorme. L’Italia è stata trasformata da un paese stagnante in un paese dinamico e ricco di opportunità; anche se alcuni hanno criticato il modello di crescita basato sul consumismo promosso da Berlusconi, non si può negare che grazie alla sua visione imprenditoriale sia stato il benessere generale del popolo italiano ha avuto un notevole incremento. Ad aumentare la sua aurea di icona vincente anche l’esperienza da Presidente più vincente della storia con la squadra di calcio del Milan, dal 1986 al 2017: durante il periodo in cui Berlusconi deteneva la maggioranza azionaria, il Milan ha vinto 8 campionati italiani, 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 UEFA Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe UEFA e una Coppa del mondo per club FIFA, per un totale di 29 trofei ufficiali in 31 anni. Il 28 settembre 2018, tramite la Fininvest, è divenuto proprietario del Monza, club calcistico allora militante in Serie C: nel 2020 ha ottenuto la promozione in Serie B e nel 2022 la prima storia promozione in Serie A della squadra brianzola, sempre con il fedele Adriano Galliani come Amministratore delegato, così come ai tempi del Milan.

I problemi di salute del leader FI Silvio Berlusconi: dall’operazione al cuore al Covid

La penultima volta di Berlusconi al San Raffaele risaliva al 28 marzo 2023: controlli di routine dopo alcuni lievi dolori avvertiti nella sua villa di Arcore. Il 5 aprile però una ricaduta delle infezioni respiratorie lo ha riportato d’urgenza all’ospedale milanese, questa volta però ricoverato in terapia intensiva visti gli esami piuttosto seri subito riscontrati. Non più tardi del gennaio 2022 lo stesso leader forzista venne ricoverato nuovamente nel nosocomio milanese: a ridosso dei giorni “caldi” per l’elezione del Presidente della Repubblica, il leader di Forza Italia venne ricoverato per una fastidiosa infezione alle vie urinarie. Vennero applicate terapie massicce e le sue condizioni furono considerate comunque serie, sebbene la guarigione fu poi risolta in pochi giorni.

Ma tra aprile e maggio 2023 che le condizioni di Silvio Berlusconi sono peggiorate con il ricovero di oltre 45 giorni per grave infezione polmonare e soprattutto per la leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da anni: dopo lungo recupero le sue condizioni sembravano lievemente migliorate fino però al rientro in ospedale venerdì 9 giugno, quando tutti gli impegni annullati dovevano far presagire una ricaduta grave delle sue condizioni. Nel giugno 2016 Silvio Berlusconi fu operato al San Raffaele con un intervento a cuore aperto per la sostituzione della valvola aortica, mentre nel 2019 venne nuovamente operato per una dolorosa occlusione intestinale. Grande spavento nel 2020 quando l’ex Premier ha contratto in maniera molto grave il virus Covid-19, tanto da venir ricovato per settimane nel reparto del San Raffaele dell’amico e medico personale prof. Alberto Zangrillo.