Francesca Pascale e Silvio Berlusconi tornano protagonisti del gossip. Pare che la loro relazione sia ormai al capolinea. La notizia è stata lanciata da Ugo Magri su La Stampa: pare che i cinque figli del leader di Forza Italia stiano facendo pressioni sul padre affinché ponga fine alla relazione con l’ex soubrette napoletana. Tra le colpe che le vengono attribuite ci sono lo stress a cui sottoporrebbe il compagno, a causa delle scenate di gelosia, e un’eccessiva presenza sui social. Proprio nei giorni scorsi vi abbiamo parlato del debutto di Francesca Pascale su Instagram. Ma anche se nelle ultime settimane la donna si sia esposta su Instagram a difesa degli omosessuali, la richiesta di separazione non avrebbe a che fare con la politica ma con le uscite pubbliche di Silvio Berlusconi. Quello tra Francesca Pascale e Silvio Berlusconi sembra essere un amore contrastato dai figli di lui, almeno secondo gli ultimi rumors. L’eterna fidanzata del Cav è vittima dell’ostracismo totale di Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi.
SILVIO BERLUSCONI, FIGLI CHIEDONO CHE LASCI FRANCESCA PASCALE
Ma Silvio Berlusconi non cede, anche se la sua resistenza sembra essere più fiacca, secondo quanto riportato da La Stampa. Ad esempio, ha accettato di partecipare senza Francesca Pascale al matrimonio della nipote Lucrezia. Addirittura ha lasciato che venisse esclusa dalla sua festa di compleanno, motivo per il quale sarebbero ai titoli di coda. Ma non è tardata ad arrivare la smentita di Silvio Berlusconi attraverso i social. «Ogni singola parola di questo ultimo articolo deve essere recisamente smentita. Come è naturale e come è ovvio, i miei figli non si sono mai permessi e mai si permetterebbero alcuna intromissione nella mia vita privata. Ogni ipotesi in tal senso è palesemente risibile. Il mio rapporto con Francesca Pascale continua da molti anni con immutato, reciproco affetto e senza gelosie», si legge nel post. Non manca un attacco al giornalista, «che già in altre occasioni ha avuto modo di riportare asserite informazioni destituite di ogni fondamento per quanto mi concerne».