Silvio Berlusconi è tornato a ribadire il suo al ddl Zan. La legge sull’omotranslebosfia targata Partito Democratico è al centro del dibattito politico e il Centrodestra si è schierato fermamente contro la sua approvazione al Senato: la Lega ha chiesto un confronto ai giallorossi per intervenire sui temi più spinosi, senza dimenticare l’intervento del Vaticano.



Intervenuto nel corso di un evento di lancio della campagna elettorale di Forza Italia per le elezioni amministrative di Milano, Silvio Berlusconi ha sottolineato: «Noi siamo impegnati a sostenere un governo di emergenza che deve realizzare grandi riforme, come quella del fisco, quella della burocrazia e quella della giustizia, non i provvedimenti divisivi come la legge Zan».



SILVIO BERLUSCONI, NO AL DDL ZAN

Forza Italia non cambia idea sul ddl Zan, dunque, senza dimenticare che Silvio Berlusconi aveva già espresso il suo no alla legge in una intervista a Il Giornale. L’ex premier aveva ribadito che la proposta dem «lascia una discrezionalità interpretativa che sarà fonte di un contenzioso infinito e pericoloso». Il giudizio di Silvio Berlusconi trova la piena condivisione del suo braccio destro Antonio Tajani: «Noi riteniamo che si debba trovare una soluzione, abbiamo detto fin dall’inizio che era un errore da parte del Pd aprire confronto su una questione divisiva. A noi il testo così com’è non piace, perché riduce gli spazi di libertà. Abbiamo presentato come Centrodestra un testo che inasprisce le pene nei confronti di chi usa violenza nei confronti legati all’orientamento sessuale, ma siamo contrari a qualsiasi ipotesi di reato di opinione o ad obbligare le scuole cattoliche a fare qualcosa», le sue parole a margine dell’evento sopra citato.

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