Silvio Berlusconi attacca Greta Thunberg

, ma non è questo a far discutere. È la barzelletta che ha raccontato alla Convention #IdeeItalia di Milano a lasciare senza parole. Il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, gli chiede un parere sulla giovane attivista svedese e il leader di Forza Italia tira in ballo una storia, ai limiti appunto della barzelletta, che cita l’amico di un parlamentare del suo partito, Viagra e donne svedesi. E ovviamente non ha nulla a che fare con Greta Thunberg e la crisi climatica. «Io devo dire che ci sono esperienze fondamentali nella vita. Io ho Andrea Mandelli, un nostro bravissimo parlamentare, che mi ha detto che una volta è andato da lui un suo caro amico, Carletto», comincia Berlusconi. Questo Carletto avrebbe chiesto dieci pillole di Viagra, spiegando che gli servivano per trascorrere sabato, domenica e lunedì con tre donne svedesi. «Allora ho bisogno di fare bella figura», dice l’amico di Mandelli. Al netto della difficoltà di Berlusconi nel ricordare che le pillole chieste sono quelle di Viagra, il racconto prosegue con la definizione di queste donne: «Sono liberali, mica come noi».



SILVIO BERLUSCONI, DA GRETA THUNBERG ALLA BARZELLETTA SUL VIAGRA

Il parlamentare Andrea Mandelli, che dal 2009 è Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani ed è anche presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza, secondo questa storiella di Silvio Berlusconi, avrebbe deciso di dare dei placebo all’amico anziché le pillole di Viagra temendo per la sua salute. «Pensava che potesse venirgli un ictus». E quindi all’amico ha parlato di una nuova medicina che avrebbe dovuto provare perché più efficace. Ebbene, il lunedì tale Carletto si presenta in farmacia per raccontare come era andato il suo weekend. «Lui gli chiede come è andata e quello dice: ‘na figura di merda». Nella platea di #IdeeItalia a Milano tutti scoppiano a ridere. Ma c’è poco da ridere. E lo stesso Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, sembra rendersene conto, perché durante il racconto di Silvio Berlusconi si lascia scappare un «Ahia, la vedo male…».



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