Quella di oggi è stata senza dubbio una giornata importante per la famiglia Berlusconi visto che il nome di Silvio, ex presidente del consiglio, ed ex numero uno del Milan e del Monza, è stato iscritto al Famedio di Milano, quello che viene considerato il “Pantheon” dei cittadini meneghini che hanno reso grande la stessa città. Nelle motivazioni della commissione del Comune all’iscrizione di Silvio Berlusconi al Famedio, si legge che: “La nostra città rende merito al ragazzo dell’Isola, all’imprenditore creatore di decine di migliaia di posti di lavoro, al leader politico e al segno indelebile lasciato dal suo talento visionario, così come dalla sua personalità strabordante, tanto apprezzati quanto criticati, ma senza alcun dubbio cruciali nella storia recente di Milano e dell’Italia”.
Soddisfatto Paolo Berlusconi, il fratello del Cavaliere, che al termine della cerimonia che si è tenuta nella giornata di ieri al Cimitero Monumentale di Milano, ha spiegato: “E’ un onore per mio fratello e per la nostra famiglia essere ricordato in questo tempio. E’ un onore anche per la città di Milano aver avuto un cittadino come Silvio che ha rappresentato un imprenditore visionario, un uomo di sport che ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Un uomo di governo, uno statista che è stato conosciuto e amato in tutti i Paesi del mondo”.
SILVIO BERLUSCONI ISCRITTO AL FAMEDIO, IL COMMENTO DEL GOVERNATORE FONTANA
Sull’iscrizione del nome di Silvio Berlusconi al Famedio si è espresso anche il governatore della regione Lombardia, Attilio Fontana: “Un riconoscimento giusto e doveroso – si legge su Lombardianotizie.online da parte della città che è sempre stata il suo punto di riferimento e alla quale ha dato moltissimo. Un gesto che fa seguito all’iniziativa che Regione Lombardia ha deciso di intraprendere il 29 settembre 2023, data della sua nascita, intitolandogli il Belvedere del 39º piano di Palazzo Lombardia“. Il presidente ha aggiunto e concluso: “Silvio Berlusconi uomo, imprenditore e rappresentante delle istituzioni resterà sempre nella storia di Milano, della Lombardia e del nostro Paese”.