Silvio Berlusconi morto? Daniela Collu se lo augura con un tweet ed è bufera

Daniela Collu, conduttrice radiofonica e scrittrice, è finita nella bufera per un tweet in cui augura velatamente la morte a Silvio Berlusconi, attualmente ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano per un’infezione polmonare correlata a una leucemia cronica di cui è portatore da tempo. Un gesto assurdo e deprecabile, che fa riaffiorare un clima di odio e risentimento talmente forte da non placarsi nemmeno davanti a una malattia grave come quella che sta colpendo Silvio Berlusconi.



“La morte non si augura a nessuno ahahahhaha pepepeppeppeppe zazueira zazueira”, questo il breve ma chiaro testo pubblicato dalla Stazzitta, che ha voluto virtualmente simulare la nota canzone di quando parte il trenino alle feste, esprimendo una evidente felicità per le condizioni di salute compromesse del leader di Forza Italia. Il tweet, poco dopo eliminato, non è passato inosservato agli utenti del social network nonché al giornalista Massimo Falcioni, che lo ha ripubblicato, avendo fatto lo screen. “C’è chi cancella e chi salva”, ha commentato a corredo. Poi ha rivelato di essere stato bloccato dalla diretta interessata: “Ride di una persona malata. Fa un tweet perculativo. Lo cancella. Blocca. Che elemento. Daniela Collu ha cancellato il suo tweet vergognoso. Neanche il coraggio di rivendicare le figure di me*da”.



Daniela Collu augura la morte a Silvio Berlusconi: è bufera dopo la denuncia di Massimo Falcioni

Il tweet di denuncia di Massimo Falcioni ha avuto un’elevata risonanza, tanto che in molti si sono scagliati contro la conduttrice radiofonica e scrittrice Daniela Collu, colpevole di avere velatamente augurato la morte a Silvio Berlusconi. Non è stato sufficiente cancellare il post per evitare la bufera. Adesso le conseguenze dal punto di vista mediatico e non solo potrebbero essere pesanti.

Il popolo del web, infatti, sta chiedendo a gran voce dei provvedimenti nei confronti dell’ex volto di X Factor. “Si può contattare la Mondadori in qualche modo? Non è ammissibile pubblicare i libri di una persona del genere”, ha commentato un utente. E un altro: “Questa non ha lavorato anche al Gf? Soliti ipocriti che incassano soldi da colui che denigrano”. Il passo falso insomma non è andato giù a molti.