La famosa villa di Arcore di Silvio Berlusconi diventerà una sorta di mausoleo dello stesso ex presidente del consiglio. A scriverlo stamane sono i colleghi del Corriere della Sera, che tramite il sito web fanno sapere che la villa San Martino avrà una specie di luogo di culto dove verranno messi alcuni dei grandi simboli della carriera di Silvio Berlusconi, a cominciare da una delle copie del famoso Contratto con gli italiani firmato nel 1994 in studio da Bruno Vespa.



Presenti anche le cinque repliche delle Coppe dei campioni vinte dal Milan sotto la sua presidenza, con l’aggiunta di numerosi cimeli ricevuti in dono dal Cavaliere dai vari capi di stato durante il suo periodo da presidente del consiglio. E a Villa san Martino, a supervisionare sul “mausoleo”, ci sarà anche Marta Fascina, la sua compagna degli ultimi anni, che continuerà infatti ad abitare in una porzione della reggia di Arcore.



SILVIO BERLUSCONI, PRONTO LUOGO DELLA MEMORIA: ECCO DOVE POTREBBE ESSERE ALLESTITO

Il quotidiano di via Solferino accenna anche alla possibilità che in futuro una fondazione possa gestire l’enorme lascito di Silvio Berlusconi al di là dei beni in senso stretto, «si sta iniziando a immaginare un percorso che porti a tenere vivo il ricordo delle tantissime cose che Berlusconi ha fatto in vita, certo. Ma da qui a immaginare che in breve tempo Arcore diventi come Graceland…», spiega uno dei pochissimi esponenti di Forza Italia che si è recato a Villa San Martino dopo la morte dell’ex premier, riferendosi alla famosa residenza di Elvis Presley che ogni anno è visitata da migliaia di turisti. «ecco, ce ne passa».



Il “luogo della memoria” di Berlusconi dovrebbe essere destinato ad una parte di Villa San Martino, vera e propria mecca del berlusconismo, e il “museo” dovrebbe essere allestito di preciso presso la parte della dimora dedicata agli uffici dei collaboratori e anche alla pinacoteca. Il Corriere della Sera parla di un progetto “che sta nella testa di familiari e amici stretti del Cavaliere”. Come detto sopra, però, guai a pensarlo come una nuova Graceland: se mai sarà qualcosa per tenere vivo il ricordo di Berlusconi.