Silvio Berlusconi torna al San Raffaele di Milano. L’ex premier è stato ricoverato di nuovo dopo tre settimane dalle dimissioni. Il leader di Forza Italia si trova al primo piano, nel reparto Solventi Q1 diretto dal cardiologo Giulio Melisurgo. Non è, quindi, in terapia intensiva ma, stando a quanto riportato da Repubblica, che cita fonti sanitarie, il ricovero di Silvio Berlusconi durerà probabilmente diversi giorni.
«Ieri l’ho cercato per le cose ordinarie di partito e mi ha richiamato mentre ero a Trento. Abbiamo parlato di cose normali, delle elezioni che ci saranno in Trentino e di questioni organizzative. Non mi aveva parlato né di ricoveri né di altro. Domani doveva incontrare i ministri, evidentemente per la sua situazione è tenuto a controlli. Comunque era interattivo, partecipe e a stento anche a cose di ordinaria amministrazione politica», ha dichiarato Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, quando ha appreso durante il suo collegamento a Tagadà del ricovero del Cavaliere. Invece, Matteo Salvini ha pubblicato un post su Instagram riportando la notizia del ricovero di Silvio Berlusconi e lasciando questa didascalia: «Forza Silvio!».
SILVIO BERLUSCONI RICOVERATO: “ANTICIPATI CONTROLLI”
Rassicurazioni arrivano dal vicepremier Antonio Tajani, che in merito alla notizia del ricovero ha precisato che rientra in un iter di controlli già previsti. «Sono controlli che erano già previsti, sono stati soltanto anticipati di qualche giorno», il commento del ministro degli Esteri, come riportato da Askanews. Domani era in programma un vertice nella sua villa ad Arcore con lo “stato maggiore” di Forza Italia. Silvio Berlusconi era stato dimesso il 19 maggio scorso dopo 45 giorni di ricovero, 7 bollettini medici e due videomessaggi registrati all’interno della struttura. L’ex premier era entrato in ospedale il 5 aprile, dopo un breve ricovero di tre giorni la settimana precedente, per curare una infezione polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonicitica cronica. Berlusconi aveva trascorso, quindi, i primi 12 giorni in terapia intensiva. Quando «lo stato clinico e la risposta alle cure» lo avevano consentito, il leader di Forza Italia era stato poi trasferito in un reparto di degenza ordinaria. Da quel momento in poi si è cominciato a parlare di una stabilizzazione del quadro clinico.