Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, è intervenuto quest’oggi, mercoledì 18 agosto 2021, sulle colonne del quotidiano “Il Mattino”, al fine di fare il punto della situazione circa la pandemia di Coronavirus. In particolare, a seguito di una circolazione significativa legata alla variante Delta, pare ora che la recrudescenza estiva si stia attenuando, principalmente per due ragioni: i provvedimenti adottati e la campagna di vaccinazione in corso. Il vero problema, però, sono “gli oltre 2 milioni di over 60 che non si sono ancora vaccinati e che costituiscono la categoria di maggior rischio”, mentre la fascia d’età al cui interno il virus SARS-CoV-2 circola di più è quella che comprende i giovani fra i 10 e i 29 anni.



“I vaccini in Italia sono efficaci contro le varianti attuali – ha proseguito Brusaferro –. Puntiamo alla convivenza col virus, ma la prima scommessa che abbiamo come Paese è quella di raggiungere le coperture vaccinali anti-Covid”. La strategia di riuscita, giocoforza, passa anche dalla scuola: “Quella più sicura è quella in cui studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo sono vaccinati. Nelle settimane che intercorreranno tra oggi e l’inizio della scuola bisognerà certamente raggiungere la copertura vaccinale più ampia”.



SILVIO BRUSAFERRO: “VACCINO SOTTO I 12 ANNI? STUDI IN CORSO”

Nel prosieguo della sua chiacchierata con i colleghi de “Il Mattino”, Brusaferro ha espresso anche la sua opinione relativamente a un possibile obbligo vaccinale per insegnanti e studenti, sottolineando che l’obbligatorietà “è una delle strategie per raggiungere la copertura ottimale, ma io spero che nella scuola, dove si studia e si formano le generazioni rispetto alla cultura e al metodo scientifico, non ci sia bisogno di imporre nulla e si scelga il vaccino grazie alla consapevolezza figlia proprio del metodo scientifico”.



L’esperto ritiene che il vaccino sia uno strumento potentissimo, in grado di proteggere noi stessi, ma anche la comunità. Andrà utilizzato anche nei bambini sotto i dodici anni? I tempi per una risposta definitiva non possono essere ancora ritenuti maturi, in quanto “ci sono studi in corso per verificare la sicurezza e la validità della vaccinazione nelle fasce di età più giovani. Quando questi vaccini saranno autorizzati dalle agenzie internazionali e nazionali, avremo uno strumento potentissimo che andrà assolutamente utilizzato”.