La tematica Coronavirus in Italia e nel mondo è, ahinoi, più che mai attuale e il contenitore radiofonico “I Lunatici”, in onda dal lunedì al venerdì sulle frequenze di Rai Radio2, ha ospitato ai suoi microfoni Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), per provare a fare il punto della situazione. “Siamo in una fase di controllo della circolazione del virus e questo è un dato positivo – ha dichiarato –. Lo sforzo dei cittadini sta dando i suoi risultati. Ora dobbiamo cambiare un po’ le nostre vite e con cautela, passo dopo passo, provare a ripartire nei singoli settori, per trovare un modo di convivere con questa infezione facendo sì che circoli il meno possibile”. Brusaferro ha quindi sottolineato la necessità di avere la certezza che i nuovi casi non aumentino in maniera significativa e capire se l’allentamento delle misure restrittive non ne favoriscano il germogliare. Anche con il probabile avvento della Fase 2 dal 4 maggio, occorrerà dunque procedere con i piedi di piombo. “Dobbiamo fare piccoli sforzi, valutarne l’efficacia e poi pensare di procedere ai passi successivi. Le persone più anziane e/o portatrici di patologie croniche sono più fragili. Questi sono elementi importanti, queste fasce le dobbiamo proteggere e fare in modo che siano esposte ancora meno delle altre fasce di popolazione alla possibilità di contrarre l’infezione”.



SILVIO BRUSAFERRO: “IMMUNITÀ DI GREGGE? MOLTO LONTANA”

Silvio Brusaferro, nel prosieguo del suo intervento in radio, ha rimarcato come sia d’uopo ricordare che le persone immunizzate rappresentino una minoranza assoluta degli italiani, circa il 10%. Questo fa sì che l’immunità di gregge sia molto lontana ed è molto importante che accanto alle nuove misure si monitori costantemente il numero di nuovi casi. Dovessero aumentare, bisognerà fare un passo indietro”. Del resto, il Covid-19, pur appartenendo a una famiglia nota e già presente nel mondo, ha caratteristiche tutte sue, mai riscontrare prima d’ora e l’AIFA sta facendo un’opera enorme di sperimentazione per individuare il farmaco più efficace. Intanto, si aspetta con ansia il vaccino: “Ci sono molti gruppi a livello mondiale e anche italiano che stanno mettendo a punto dei vaccini, già in fase di sperimentazione – ha confessato Brusaferro –. Qualcuno sull’animale, qualcuno sta già immaginando di iniziare le prime fasi sull’uomo. Una volta individuato un vaccino, lo stesso dovrà essere prodotto in milioni di dosi, così da garantire a tutti i cittadini di essere immunizzati”. Niente estate al mare, dunque? “Difficile rispondere, raduni o assembramenti non sono consentiti. Procediamo con calma, di settimana in settimana. Poi vedremo”.

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