Silvio Garattini, il più importante e autorevole farmacologo italiano, è stato intervistato stamane in collegamento da Uno Mattina Estate. Si parla di antibiotici e a riguardo l’esperto ha spiegato: “Non si cura tutto con gli antibiotici, è una notizia fake, bisogna individuare la causa e usare l’antibiotico più adeguato. Purtroppo questa mentalità dell’uso di antibiotici come soluzione generale ha reso l’Italia il Paese che utilizza più antibiotici in Europa e dove si utilizzano male, ricordiamo che gli antibiotici agiscono sui batteri e non sui virus”.



“Poi spesso le confezioni non sono adeguate – ha proseguito Garattini – spesso rimangono molte pillole rispetto a quelle utilizzate e questa è un’altra causa di male utilizzazione: la mamma, appena il bimbo ha un po’ di febbre, ha la riserva di antibiotici e li somministra al figlio. Questo contribuisce molto all’antibiotico resistenza, a forza di utilizzarli l’effetto non c’è più e noi abbiamo 10mila morti perchè non reagiscono agli antibiotici”.



SILVIO GARATTINI: “PERICOLOSO NON SEGUIRE IL TRATTAMENTO”

Silvio Garattini ha continuato: “E’ pericoloso non utilizzare il trattamento prescritto, anche se passa la febbre non vuol dire che il batterio se ne è andato, vanno seguite le istruzioni senza agire di testa propria”. Sull’acquisto di farmaci online: “Mai farlo se non dalle farmacie autorizzate, bisogna stare molto attenti perchè ci si ritrova farmaci che non contengono nulla o il principio attivo dichiarato. Grande attenzione, spesso questa attività si svolge perchè i prezzi sono più bassi, ma stiamo molto attenti perchè i farmaci si comprano in farmacia”.



Sui farmaci generici Silvio Garattini ha concluso: “Sono farmaci che devono sottostare a determinate regole, devono dimostrare che la concentrazione che esiste nel sangue è equivalente a quella del farmaco originale, se ciò è equivalente è difficile pensare che gli effetti siano differenti. Non c’è nessuna ragione per discriminare i farmaci generici. Da noi il termine generico è vissuto come un termine negativo, li usiamo solo al 40%, mentre in altre nazioni europee l’utilizzo è vicino all’80%, tra l’altro con i farmaci equivalenti si risparmiano soldi”.