Interessante focus stamane durante la diretta del programma di Rai Uno, Uno Mattina, con il professor Silvio Garattini, stimato farmacologo italiano dell’istituto Mario Negri di Milano. Si parla degli antibiotici e in particolare della piaga dell’antibiotico resistenza che sta provocando ogni anno migliaia di morti: gli antibiotici presi “a caso” sono infatti molto dannosi e una volta che subentrano le infezioni il nostro corpo non riesce a sconfiggerle, morendo. “Abbiamo vari problemi – le prime parole di Silvio Garattini – sono tre le vie principali attraverso cui vengono somministrati antibiotici. Siamo il Paese che somministra più antibiotici in modo improprio perchè non agiscono sui virus e ciò implica il fatto di avere in giro molte concentrazioni di antibiotici e i batteri si adattano”.



“Ci sono poi gli allevamenti intensivi, siamo il Paese con più allevamenti in Europa, 9 milioni di bovini, 8 di suini e 500 di gallinacei, inondati di antibiotici per evitare che vi siano infezioni, quindi un’altra grande quantità somministrata che poi finisce nel terreno e nelle acque e i batteri che diventano resistenti, e poi ci sono 6 tonnellate di antibiotici – prosegue ancora Silvio Garattini – per cani e gatti. Infine abbiamo confezioni di antibiotici inadatte, quando abbiamo bisogno di 12 comprese, le confezioni ne contengono dieci, così ne compriamo due, gli antibiotici rimangono lì e le mamme lo danno subito al bimbo anche con tutte le buone intenzioni”



SILVIO GARATTINI, GLI ANTIBIOTICI E “10MILA MORTI ALL’ANNO”

Silvio Garattini ha continuato: “Lo spreco degli antibiotici è responsabile dell’antibiotico resistenza e dei 10mila morti che possiamo evitare ogni anno”. Ma come si può fare una corretta informazione, tenendo conto che ci avviciniamo al periodo dell’influenza? “Una cosa che dovremmo fare è cambiare le modalità con cui vengono somministrati gli antibiotici”.

“Nei Paesi anglosassoni il medico prescrive 12 comprese e il farmacista ne da 12 – ribadisce l’esperto – di modo che non rimangano residui e questo è uno dei modi attraverso cui si riesce a razionalizzare il sistema e poi bisogna mettere in atto ricerca perchè abbiamo bisogno di nuovi antibiotici, quelli che abbiamo sono insufficienti, dobbiamo assolutamente sviluppare ricerca non solo a livello italiano ma anche europeo perchè senza nuovi antibiotici si presume che nel 2050 ci possano essere addirittura 100mila morti all’anno per infezioni, quindi il problema è molto serio e bisogna cercare di occuparsene rapidamente”.



SILVIO GARATTINI, GLI ANTIBIOTICI E IL PARERE DEL PROF MOSCHETTA

Il professor Moschetta, ospite anch’egli di Uno Mattina, ha concluso: “Come aiutiamo i nsotri batteri? Cambiano in relazione al nostro metabolismo, ai livelli di glucosio, insulina, girovita… a nessuno venga in mente che gli stessi antibiotici possano funzionare in maniera identica in un soggetto con diabete o senza, con obesità o senza”.

“La ricerca di cui parlava il prof – ha aggiunto – è anche personalizzare la terapia, conoscere qual è la benzina che i batteri in noi utilizzano per crescere, e aiutarci anche per il tono del nostro sistema immunitario. Ricordiamo che la base è il tono del nostro sistema immunitario, la conoscenza di come siamo è il primo step per trovarsi pronti e vincere questa battaglia”.