Traguardo importante per Silvio Garattini, oncologo, farmacologo e ricercatore italiano, nonché presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”. Ieri infatti ha compiuto 96 anni e, nell’intervista rilasciata al Corriere, ha rivelato la sua ‘non-ricetta’ per arrivare ad essere così longevi: il segreto ruota intorno alle buone abitudini della vita, includendo attività fisica, alimentazione e mente perennemente attiva.
Il noto ricercatore, più volte ospite di programmi di intrattenimento televisivi, ha dispensato consigli sulla dieta da seguire piuttosto che sul comportamento da tenere in merito alla medicina e all’utilizzo dei farmaci. E nel rispondere alle domande dell’intervistatore, nello spiegare cosa gli ha permesso di arrivare a quasi 100 anni in salute, ha colto l’occasione ancora una volta per dare dei suggerimenti per vivere il più a lungo possibile.
LA MEDICINA E LA CULTURA ANTISCIENTIFICA DELL’ITALIA SECONDO GARATTINI
5 km di camminate al giorno e pasti mirati. Questo è ciò che fa Silvio Garattini per tenersi in salute. Il ricercatore ha infatti dichiarato di saltare spesso il pranzo, di fare una cena abbondante ma di alzarsi da tavola ancora con appetito. Importante è poi anche coltivare le relazioni sociali, perché aiutano a tenere attiva anche la mente. Questo quello che potremmo definire il ‘segreto’ della longevità secondo Garattini, che si è soffermato anche sul ricorso ai medicinali. Il fondatore del ‘Mario Negri’ si è detto infatti contrario all’abuso che oggigiorno si fa dei farmaci, di cui lui stesso ne fa uno scarso utilizzo.
Il ricercatore è poi passato a parlare della cultura antiscientifica che abbiamo in Italia, dove fare ricerca è considerata più una spesa piuttosto che un investimento, e nelle scuole ritiene che non si insegni nulla di scienza, quando invece vi si dovrebbe dedicare più spazio.