Aderire alla campagna vaccinale è fondamentale: netto Silvio Garattini. Intervenuto ai microfoni di Oggi è un altro giorno, il farmacologo ha spiegato: «È molto importante che ci sia la vaccinazione. Non è un obbligo, è un obbligo in rapporto col mestiere che uno fa. Chi sta a casa può anche non vaccinarsi, ma se ha a che fare con il pubblico la sua libertà finisce quando può intaccare la libertà degli altri».



Silvio Garattini ha paragonato la vaccinazione al problema di chi non può guidare senza la patente: «Se io guido la macchina senza patente, ho la probabilità di danneggiare gli altri, quindi non posso richiedere la libertà di danneggiare altri. Questo fa parte del buonsenso. Se uno non vuole capire, purtroppo non si può fare niente».



SILVIO GARATTINI: “EQUIPARARE TAMPONI A VACCINI È CONCESSIONE”

Sarà possibile togliere le mascherine con il 90% di vaccinati? Silvio Garattini invoca cautela: «Bisogna sempre utilizzare prudenza, non siamo completamente al di fuori, perché non sappiamo qual è il livello di vaccinazione che permette di ottenere l’immunità di comunità o di gregge. Per il morbillo bisogna andare al di sopra del 95%, perché abbiamo due problemi: uno è determinato dal fatto che non tutti quelli che si vaccinano sono protetti, due c’è un 5% di persone che non possono essere vaccinate per ragioni mediche». Silvio Garattini ha poi aggiunto: «Abbiamo ancora un gruppo di persone che può essere colpito, per questo abbiamo il dovere di essere vaccinati e di dimostrare questo attraverso il green pass. Se vogliamo essere critici, dovremmo dire che è una concessione quella di equiparare il tampone alla vaccinazione: il tampone non protegge nulla, ma fotografa e ci dice solo che in quel momento non c’è infezione. Per questo non capisco il concetto della discriminazione: non è discriminazione, ma solo di osservare un dovere, cioè non fare del male agli altri».

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