Nelle ultime ore ha tenuto banco in Italia, ma anche in altri Paesi europei, il caso Astrazeneca, con la sospensione del lotto di vaccini anti-Covid. Sui social sono tornati con ancor più foga i no vax, ma il pensiero di Silvio Garattini è netto: «Il rifiuto del vaccino è frutto di una mancanza di cultura scientifica».



Il celebre farmacologo è intervenuto ai microfoni di Adnkronos salute ed ha sottolineato che sul farmaco di Astrazeneca sono arrivate rassicurazioni dal mondo scientifico – Aifa, Oms e Ema – «ma se non ci si fida di nessuno, allora al posto di andare dal medico si potrebbe tranquillamente andare dal mago».

SILVIO GARATTINI SUL CASO ASTRAZENECA

Nel corso dell’intervista rilasciata a Adnkronos, Silvio Garattini ha aggiunto: «Se a scuola si insegnasse più metodologia scientifica, questi discorsi non ci sarebbero e tutti saprebbero che non è quasi mai vero che, se una cosa accade dopo un’altra, la prima è la ragione della seconda. Manca una cultura scientifica e così tutti possono dire quello che vogliono». Il farmacologo ha poi rimarcato la grande incoerenza di no-vax e simili, considerando che «quando si è malati si corre a farsi curare quando si sta bene ci si fanno venire idee negazioniste». Silvio Garattini si è poi soffermato sulla sospensione del lotto di Astrazeneca: «Stabilire un rapporto causa-effetto è molto complicato, in questo caso è stato giusto ritirare quel lotto, è un atto dovuto e non si può fare diversamente. Anzi dovrebbe essere considerato una cosa positività perché dimostra che ci sono controlli e le dovute precauzioni».



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