Silvio Garattini, presidente dell’istituto Mario Negri di Milano, è stato ospite stamane della trasmissione Agorà, su Rai Tre, e nell’occasione ha parlato del vaccino anti-covid che dovrebbe arrivare, nelle prime dosi, a gennaio 2021. Garattini invita ad andarci con i piedi di piombo: “Il vaccino anti-Covid? Non creiamo false speranze. Non bisogna dare l’impressione che si possa far festa: c’è bisogno di tempo, ancora per molto le uniche contromisure efficaci resteranno la mascherina, il divieto di assembramento, l’igiene delle mani”. Lo scienziato e farmacologo italiano, 91enne, ha aggiunto, parlando con i microfoni di Repubblica: “Partiamo da un presupposto: in questo momento c’è una gara tra le industrie farmaceutiche. Una corsa a chi arriva primo sotto gli occhi di tutti. Ma se non abbiamo risposte certe e concrete, si rischia di creare una falsa impressione nella popolazione, rafforzata dai negazionisti, ossia che si stia accelerando troppo e che questi risultati non siano degni di fiducia, casa che dobbiamo conquistare o si rischia che i vaccini non vengano accettati”.
SILVIO GARATTINI: “VACCINO? NON FACCIAMOCI TROVARE IMPREPARATI”
Nella giornata di ieri lo stesso Garattini era intervenuto presso i microfoni dell’Avvenire, sottolineando come l’Italia dovrà comunque essere pronta all’arrivo della cura: “Questa volta non facciamoci trovare impreparati: se arriverà il vaccino annunciato dalla Pfizer dovrà essere mantenuto a meno 80 gradi, occorrono strutture per stoccare al gelo e poi distribuire decine di milioni di dosi, e questo non si improvvisa. Il messaggio è: dobbiamo prepararci!. Basta vedere cos’è successo col vaccino antinfluenzale – aveva aggiunto – che a metà novembre in molte regioni è ancora un miraggio”. Sempre ad Avvenire aveva ribadito come fosse necessario andarci cauti: “Ho fiducia che il vaccino arrivi davvero? Certamente, ce ne sono parecchi in corso di studio e alcuni sono in fase molto avanzata, però occorre cautela per non instillare eccessivo ottimismo e indurre la gente a dire siccome c’è un vaccino non c’è più problema: i sistemi di sicurezza vanno mantenuti per molti mesi, mascherine su naso e bocca, gel sulle mani, distanziamento”.