Silvio Orlando: “A scuola tutto è cambiato dopo la morte di mia madre”

Silvio Orlando, nato e cresciuto a Napoli, ha perso la madre quando aveva solo nove anni. Per molto tempo l’attore non ha voluto parlare della sua infanzia, tenendo riservato il proprio dolore: “Per tanto tempo non ne ho mai parlato. Non riuscivo proprio. Il suo tumore era un tabù, era un richiedere pietà e condiscendenza, le cose che detesto di più… Le zie o pseudo zie che ti dicono chiamami mamma… Non ho mai ceduto a queste suggestioni”, ha raccontato Orlando al Corriere della Sera qualche anno fa. Orlando ha confessato il suo essere attore nasce proprio come risarcimento dalla vita: “Prima i compagni di classe mi mettevano in mezzo, poi, quando sono diventato orfano, a scuola le maestre mi alzavano i voti, le bambine mi davano i bacetti, i bambini mi hanno cominciato a considerare. Il giorno che in classe arrivò un altro orfano, il mio nuovo status scemò”.



L’infanzia difficile di Silvio Orlando

Silvio Orlando è cresciuto con il padre  originario di Pesco Sannita (in provincia di Benevento): “A lui non piacevano le smancerie. Ho due tipi di sangue, quello napoletano che mi porta all’indolenza, alla tenerezza e poesia, e quello sannita che ho preso da mio padre, la tempra dura, forte”, ha raccontato al Corriere Della Sera. Sempre sulle pagine del quotidiano milanese, Orlando ha parlato della sua infanzia difficile e dell’impatto che ha avuto sulla sua vita la malattia prima e poi la morte della madre: “Dopo, ha contato la mancanza, ma, prima, la malattia. Lunga tre anni. Quando mi interrogo su cosa ha fatto di me l’attore che sono, devo rispondermi che è stato solo quello. Quei tre anni. Se chiudo gli occhi, vedo ancora la decadenza del corpo, l’essere solo male che ti rende spietato

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