Tra gli attori più amati del panorama nostrano, Silvio Orlando sarà tra i protagonisti di The New Pope, nuova serie firmata Paolo Sorrentino presentata in anteprima al Festival di Venezia 2019. Come in The Young Pope, l’interprete di Napoli vestirà i panni del cardinal Voiello, tra i personaggi più amati del tv show. Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile e Premio Pasinetti al miglior attore, nonchè vincitore di due David di Donatello e due Nastri d’argento, Orlando ha spiegato ai microfoni del Corriere della Sera il suo rapporto con Paolo Sorrentino, accostato anche a Nanni Moretti: «È gentile, premuroso, poi viene posseduto dal suo dark side: ha in testa un film già fatto che tu devi rifare e puoi solo rovinare. Allora, a te viene l’ansia e in lui senti la minaccia di uragano in arrivo. La differenza con Nanni Moretti è che Nanni esplode, tutti si fanno piccoli piccoli e questo fa gruppo. Invece, Paolo sta sempre per esplodere e non esplode mai. Però sai anche che è un’occasione irripetibile e che lui sta chiedendo a sé e a tutti una cosa mai fatta. Lui ti costringe a rompere i tuoi automatismi».
SILVIO ORLANDO E LA MORTE DELLA MADRE
Silvio Orlando si è raccontato tra carriera e vita privata, tornando a un periodo difficile della sua infanzia, ovvero la morte della madre. L’attore ha spiegato al Corriere della Sera: «Ho perso mia madre a nove anni. Dopo, ha contato la mancanza, ma, prima, la malattia. Lunga tre anni. Quando mi interrogo su cosa ha fatto di me l’attore che sono, devo rispondermi che è stato solo quello. Quei tre anni. Se chiudo gli occhi, vedo ancora la decadenza del corpo, l’essere solo male che ti rende spietato». Il volto di Il papà di Giovanna ha aggiunto: «Da lì, l’idea che il peggio che può succedere è niente, se non uno spunto per ribaltamenti comici. Avere un padre simpatico mi ha aiutato: quando il prete dava a mamma l’estrema unzione, mi ha fatto una faccia buffa delle sue». E c’è una triste ricorrenza, il fatto che anche Paolo Sorrentino e Jude Law hanno perso i genitori presto: «Essere orfani che cifra narrativa è? Una cosa che ti definisce come uomo. Anche il nuovo papa ha un rapporto agghiacciante coi genitori. Nella serie, c’è il tema di come fai il padre del mondo se non sei stato figlio».
SILVIO ORLANDO: “MIA MOGLIE E’ IL MIO CANE DA GUARDIA”
Silvio Orlando ha spiegato di avvertire in maniera forte il richiamo verso il buco nero, la solitudine, sentendosi perennemente sotto attacco. Fondamentale la presenza della moglie Maria Laura Rondanini: «Mi tutela, mi pedina, è il mio cane da guardia, mi costringe a non fare cretinate». L’attore ha confessato che il suo desiderio in certi momenti è quello di chiudersi in casa, ma è la compagna a fornirgli l’aiuto necessario: è lei a metterlo davanti allo specchio, costringendolo a fare i conti con ciò che è non con ciò che vorrebbe essere. Il commento dell’artista campano: «Mi ha fatto vedere l’elemento commovente della normalità, la commozione delle piccole cose, continua, reciproca. È come se illuminasse cose che mi sembravano grigie che sono la vita quotidiana. Questo mi ha consentito di ritrovare il senso».