Il ginecologo Silvio Viale, con un percorso anche in politica e attualmente consigliere comunale a Torino, sarebbe indagato per molestie dopo le accuse di quattro donne finite al vaglio della Procura del capoluogo piemontese. Lo riporta La Stampa, secondo cui il medico sarebbe stato denunciato da alcune pazienti di età compresa tra i 20 e i 25 anni per presunti palpeggiamenti e affermazioni a sfondo sessuale.
Gli episodi indicati nelle querele contro il noto professionista, ricostruisce Ansa, si sarebbero consumati durante le prime visite presso il suo studio. Silvio Viale è un nome noto alle battaglie pro aborto, promotore della pillola RU-486, e avrebbe commentato così la notizia: “Non so nulla, non so cosa dire. Mi dispiace, ma davvero non riesco a comprendere. Non so nemmeno il contesto di cui si sta parlando“.
Silvio Viale ginecologo pro aborto indagato per molestie, perquisito studio
Secondo le ultime indiscrezioni riportate dal quotidiano La Stampa, poche ore fa lo studio medico di Silvio Viale sarebbe stato sottoposto a perquisizione e gli inquirenti avrebbero eseguito il sequestro di cellulari, computer e cartelle cliniche. L’indagine sul ginecologo sarebbe scattata a seguito delle denunce di quattro giovani donne che avrebbero dichiarato di aver subito molestie e frasi esplicite durante la prima visita ginecologica, una vicenda emersa pubblicamente il 25 novembre 2023, giornata contro la violenza sulle donne, durante una manifestazione organizzata da diverse associazioni. Tra le lettere-denuncia richiamate in quella sede, una avrebbe puntato contro un ginecologo, senza farne il nome, legato ad ambienti della politica.
Tra le persone che hanno ascoltato quella testimonianza, ricostruisce Il Corriere, anche le donne che, dopo essersi riconosciute in quel racconto, poi avrebbero denunciato Silvio Viale. Ad assisterle è l’avvocata Benedetta Perego. Le querele sarebbero state depositate tra i mesi di dicembre e gennaio, portando così all’apertura di un fascicolo a carico del noto professionista.