Simba La Rue deve restare in carcere. Niente domiciliari per il noto trapper che bazzica nell’area di Milano, protagonista in queste ultime settimane della faida con il rivale Baby Touché. Il giovane, all’anagrafe Mohamed Lamine Saida, si trova al momento a San Vittore, accusato di rapina e sequestro di persona, e come detto in apertura la sua pena non è stata alleggerita. A ‘sentenziarlo’ è stato il giudice per le indagini preliminari Guido Salvini, che ha respinto la richiesta di affidamento di Simba La Rue alla comunità di Vimodrone di don Claudio Burgio, così come invece era stato richiesto dal legale del cantante, Niccolò Vecchioni: “Non è pervenuta direttamente dall’indagato alcuna accettazione e disponibilità che devono essere serie e motivate in merito ad un programma di recupero che potrebbe essere attuato in tale sede e che comporterebbe un distacco dallo stile di vita sinora assunto” scrive il gip Salvini nell’ordinanza con cui respinge i domiciliari.



E ancora: “Saida era già stato collocato presso tale comunità in relazione ad un’accusa di rapina avvenuta quando egli era minorenne e tale esperienza non ha sortito evidentemente alcun effetto positivo. Anzi risulta dagli atti che essendo non solo Saida ma anche altri indagati collocati in tale comunità essi l’hanno liberamente utilizzata per concordare l’aggressione in danno a Aouina e Calcaterra”.



SIMBA LA RUE E LE SUE CONDIZIONI FISICHE DI SALUTE PRECARIE

Simba La Rue potrà comunque uscire dal carcere per curarsi, accordando il ricovero in ospedale per un intervento chirurgico che dovrebbe avvenire a breve. A causa dell’accoltellamento subito lo scorso 15 giugno, il rapper versa in condizioni non ottimali, per non dire gravi. Dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Lecco a seguito di un primo intervento, il 17 luglio il suo stato di salute si era improvvisamente aggravato, al punto da essere sottoposto ad un intervento d’urgenza, ma la situazione non è ancora risolta secondo il medico che ha effettuato la perizia sull’artista.



Dopo l’arresto, risalente al 29 luglio, Simba La Rue aveva parlato così del sequestro di Baby Touché: “Era tutta una cosa mediatica ci siamo messi d’accordo anche perché Touché era interessato a sfruttare mediaticamente il video. Abbiamo anche programmato di fare una canzone insieme”, ma evidentemente il giudice non gli ha creduto.