Simba La Rue deve tornare in carcere: revocati i domiciliari dopo l’incidente al kartodromo

Continuano i problemi giudiziari per il trapper Simba La Rue deve tornare in carcere, il cui vero nome all’anagrafe è Mohamed Lamine Saida. Condannato per rapina e lesioni e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Misura che è stata violata come hanno scoperto i giudici della Corte d’Appello di Milano. Il trapper non ha rispettato le prescrizioni che prevedevano la permanenza in casa nelle ore serali e notturne.



Stando, infatti, a quanto riporta l’ADNKronos, lo scorso 12 marzo Simba La Rue insieme ad altri amici ha violato i domiciliari per recarsi al kartodromo di Rozzano. E non è tutto perché proprio durante il percorso nell’impianto sportivo con un’auto di grossa cilindrata ha perso il controllo del mezzo ed ha finito la sua corsa schiantandosi con un palo per poi darsi alla fuga. Ed è per questo che i giudici della Corte d’Appello di Milano hanno disposto il provvedimento di carcerazione.



Simba La Rue si schianta con l’auto dopo aver violato gli arresti domiciliari. I Giudici: “Totale incapacità di autocrollo”

I giudici hanno motivato il provvedimento di carcerazioni di Simba La Rue sottolineando la ‘totale incapacità di autocontrollo dell’imputato’ rivelata soprattutto dalle ‘reiterate violazioni ed anche per la gravità delle stesse’. Concludendo infine che ‘considerato anche la sentenza (appellata) l’unica misura possibile è il carcere.

Simba La Rue è stato condannato in primo grado a 6 anni e 4 mesi nel processo relativo a una sparatoria nel centro di Milano, avvenuta nel luglio del 2022. A questo si aggiunge poi un’altra condanna a 4 anni in un altro procedimento sempre relativa alla cosiddetta ‘faida tra trapper’ milanesi. Ad inizio anno aveva ottenuto il trasferimento ai domiciliari, tuttavia dopo l’incidente al kartodromo di Rozzano, la procura generale della Questura di Milano ha chiesto il suo ritorno in carcere.