I simboli religiosi, quelli cristiani, danno fastidio, è ormai un dato di fatto. Lo dimostra l’inutile, accesa polemica scatenata da Michele Serra sulla giornalista del Tg2 che si è presentata al lavoro davanti alle telecamere con un rosario al collo (cosa peraltro che cantanti come Madonna o Lady Gaga fanno abitualmente e che nessuno accusa di blasfemia). La protesta del giornalista scandalizzato ha tirato in ballo costituzione, servizio pubblico, islamici, sovranismo, e quant’altro. Probabilmente se Serra non si fosse impegnato in quello scritto nessuno ci avrebbe fatto caso. Ma tant’è. In America associazioni ateiste sono in guerra da anni per l’eliminazione di ogni simbolo cristiano dai luoghi pubblici. Ad esempio la croce simbolo della pace di Bladensburg, che ricorda i caduti della prima guerra mondiale della contea di Prince George, nel Maryland. Croce era stato chiesto venisse rimossa dal terreno pubblico, perché offende chi non crede. La Corte suprema però con 7 voti contro solo due, ha sentenziato che la croce rimarrà al suo posto. E’ un simbolo cristiano, hanno riconosciuto i giudici. Ma poiché ha finito per significare cose diverse per persone diverse, rimuoverlo avrebbe causato ulteriori divisioni nella società americana. Con un voto del 7-2, l’alta corte ha annullato una sentenza della corte inferiore che diceva che la croce era un appoggio incostituzionale della religione. I giudici Ruth Bader Ginsburg e Sonia Sotomayor sono i due che hanno votato per la rimozione. Ginsburg ha detto che la decisione di mantenere il monumento a forma di croce sul suolo pubblico “erode” il principio costituzionale che “richiede la neutralità governativa” nei confronti della religione. Usando una croce per commemorare i morti, lo stato del Maryland “pone il cristianesimo al di sopra delle altre fedi” e invia il messaggio alle persone di altre fedi che “sono estranei”, si è lamentato.



LIBERTA’ RELIGIOSA

“Fare una croce latina in un monumento ai caduti non rende la croce laica”, ha detto Ginsburg. “Al contrario, l’immagine della croce rende il memoriale di guerra settario. La Croce della Pace non fa eccezione. Ma il giudice Samuel A. Alito Jr. ha affermato che il fatto che il memoriale abbia la forma di un simbolo cristiano “non dovrebbe accecarci su tutto il resto” che è venuto a rappresentare. “Per alcuni, quel monumento è un luogo di riposo simbolico per gli antenati che non sono mai tornati a casa. Per gli altri, è un posto per la comunità per raccogliere e onorare tutti i veterani e i loro sacrifici per la nostra nazione. Per altri ancora, è un punto di riferimento storico. Per molte di queste persone, distruggere o sfigurare la Croce che è rimasta indisturbata per quasi un secolo non sarebbe stato neutrale e non avrebbe favorito gli ideali di rispetto e tolleranza contenuti nel Primo Emendamento”. “La Croce della Pace di Bladensburg onora i veterani che hanno dato tutto per servire il loro paese, e la decisione della Corte Suprema significa che il memoriale continuerà ad onorare la loro memoria”, ha detto David Cortman, consigliere dell’Alleanza per la libertà e vice presidente delle controversie statunitensi. “Ci congratuliamo con il tribunale per aver assicurato che i sentimenti offesi di un gruppo per il memoriale non diminuiscano i sacrifici dei nostri veterani o cancellino la loro memoria. Un monumento passivo come la croce di Bladensburg, che celebra coloro che sono morti per difendere la nostra Costituzione e riconosce l’eredità religiosa della nostra nazione, semplicemente non equivale a una imposizione della religione”. Insomma, il tentativo di cancellare ogni simbolo della memoria comune, l’obbiettivo delle associazioni ateiste o di un Michele Serra, è solo il tentativo di introdurre il nulla, la negazione del passato e delle nostre radici, comuni a tutti, in nome di una neutralità che produce solo il vuoto.

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