Simon Bolivar non riscosse successo con gli addetti ai lavori che puntarono il dito sulla regia dichiarando di fatto il fallimento del film. Giova sottolineare che questa fu l’ultima pellicola cinematografica diretta da Alessandro Blasetti, il regista visto l’insuccesso viro la sua azione lavorativa dirigendo nel futuro solamente programmi per le varie televisioni nazionali. La pellicola fu presentata in anteprima alla 6ª edizione del Festival cinematografico internazionale di Mosca. La pellicola fu girata integralmente in luoghi dell’America Latina, con buone parte delle scene che vedono come location il Perù e il Venezuela. Nel cast del film troviamo anche Fernando Sancho che interpreta Fernando Gonzalez e che è doppiato da Renato Turi. Questi è nato a Saragozza il 7 gennaio del 1916 ed è scomparso il 31 luglio del 1990 a Madrid. Il suo debutto è arrivato nel 1953 quando per Rafael Gil ha lavorato in La guerra di Dio. Ha lavorato con grandi registi come Sergio Corbucci, Sergio Sollima e Steno tra gli altri.



Simon Bolivar, il cast del film

Simon Bolivar andrà in onda su Rete 4 oggi, 2 settembre 2021, nel pomeriggio. Ci troviamo di fronte a una pellicola autobiografica con connotazioni drammatiche del 1969 che ha visto la luce grazie ad una collaborazione tra case di produzioni spagnole, italiane e venezuelani. Il film diretto da Alessandro Blasetti è stato prodotto rifacendosi ad un soggetto scritto da José Luis Dibildos.



Abbastanza variegato il cast di attori tra di essi si segnalano Maximilian Schell che interpreta Simón Bolívar e l’attrice italiana Rosanna Schiaffino a cui il regista ha invece affidato la parte di Consuelo Hernandez. La pellicola vista anche l’anzianità di produzione non è certo una prima televisiva.

Simon Bolivar, la trama del film

Il film ripercorre la vita di Simon Bolivar il grande combattente venezuelano che fece di tutto per far ottenere l’indipendenza al suo paese. Le riprese vertono principalmente sulla grande intraprendenza del personaggio politico, pronto molto più di altri a cavalcare l’ondata di malcontento contro i proprietari terreni del paese.



L’azione di Boliver ebbe un grande appoggio anche grazie alla presenza di Consuelo Hernandez, (nella pellicola interpretata dalla grande attrice italiana Rosanna Schiaffino), donna che più di tutti aiuto Boliver a ricercare quell’unione di tutta l’America Latina quasi impossibile da realizzare in quel particolare periodo storico. Il film porta lo spettatore all’interno di tutti quegli accadimenti che poi costrinsero lo stesso Boliver a lasciare il paese natio per emigrare prima in Giamaica e infine ad Haiti.

Proprio in questi due paesi il Libertador (come era universalmente conosciuto Boliver) mise mano alla stesura della carta storica, un programma politico che si riproponeva di puntare all’integrazione di tutti gli abitanti sud americani sotto la bandiera della pace e della democrazia, anche se questa doveva essere ottenuta grazie alla forza delle ermi.

Lo spettatore viene cosi portato al centro delle battaglie dell’indipendenza, guerre che nei primi anni del diciannovesimo secolo infiammarono tutto il territorio centro americano. Purtroppo il film mette l’accento sulla mancanza di un pensiero comune del popolo che doveva conquistare l’indipendenza, mancanza che mino non solamente il fisico di Boliver ma anche la sua azione politica-amministrativa.