Nando e Simona Dalla Chiesa, figli del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, sono intervenuti in qualità di ospiti ai microfoni di “Oggi è un altro giorno”, trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Bortone e andata in onda nel pomeriggio di lunedì 9 gennaio 2023. Nando, in primis, ha ricordato quando il padre ricevette una cartolina contenente minacce dalla Svezia: “Papà mi disse una cosa… ‘Hai visto cosa stanno facendo? Uccideranno, ricordati che uccideranno’. Lo disse prima del primo assassinio delle Br: era la sua analisi. Sentirlo anche per un secondo e poi rielaborare quello che diceva, per me era molto importante”.
In famiglia, hanno rivelato Simona e Nando Dalla Chiesa, “abbiamo convissuto con la paura: la prima volta che mi è stato detto di non uscire sempre alla stessa ora con il cane avevo 12 anni. Avevamo un linguaggio cifrato al telefono, gli orari che ci comunicavamo erano sfalsati”.
NANDO E SIMONA DALLA CHIESA: “IL GENERALE CARLO ALBERTO ERA UN PADRE SEVERO, MA…”
Nel prosieguo di “Oggi è un altro giorno”, sedendo accanto al fratello Nando, Simona Dalla Chiesa ha consegnato il suo personale ricordo del padre Carlo Alberto: “Era un papà presente in qualunque momento della nostra vita, anche quando avremmo voluto che i suoi impegni lo distogliessero da noi, quando eravamo in una fase di crescita e ribellione. Era un papà severo, perché le regole su cui costruiva il suo modo di essere valevano per i suoi carabinieri e valevano per i suoi figli, non c’era un doppio binario”.
Spesso lei e i suoi fratelli erano costretti a cambiare scuola e città, per seguire la carriera del padre: “Sapevamo che in una nuova città avremmo trovato amici e famiglie che ci avrebbero accolto dal giorno dopo, ma c’era sempre un po’ di tristezza per gli amici e i compagni che ci lasciavamo alle spalle. Tuttavia, non c’era tempo da perdere”.