Il caso di Simona Floridia è tornato centrale nella diretta di oggi del programma Le Iene. La ragazza scomparì da Caltagirone in Sicilia il 16 settembre 1992, senza lasciare nessuna notizia fino alla pubblicazione di un messaggio vocale nel quale chiedeva aiuto. Questa estate, però, è arrivata la prima condanna, per omicidio, contro Andrea Bellia, che quella sera l’avrebbe uccisa per coprire una storia passionale.



Secondo la procura, infatti, Simona Floridia fu uccisa da Andrea in quanto unica testimone di un tradimento che lui, all’epoca 18enne, avrebbe intrattenuto con un’amica comune, Rossella. La ragazza venne uccisa, secondo la sentenza, spingendola in un burrone, ma qui emergono i primi dubbi: non è mai stato trovato alcun cadavere, una borsetta, un maglione o anche solo delle tracce. Di contro, però, la mamma di Simona Floridia ha accolto serenamente la sentenza, raccontando alle Iene che “ho pianto perché dopo tanti anni a non sapere nessun tipo di verità, è stata una liberazione”. Dal conto suo, ovviamente, Andrea si dice completamente innocente, sottolineando di essere stato dato “al macello solo perché vogliono la giustizia”.



Cosa è successo a Simona Floridia

Il caso di Simona Floridia, insomma, risale al 16 settembre del 1992, quando lei scomparì. La sera prima, raccontò lo stesso Andrea, avevano fatto assieme un giro in moto, “poi mi disse di farla scendere e me ne sono andato“. Grazie al lavoro di Chi l’ha visto emerse un retroscena oscuro, secondo il quale la ragazza era ossessionata dal suo ex, Mario, in un contesto di assenza da parte del padre, che tradiva la madre. Arrivò addirittura ad ipotizzare, più, volte il suicidio, avvicinandosi al mondo dell’occultismo.

Simona Floridia da una cartomante ricevette un presagio di morte. Le indagini si concentrarono su questa pista, per anni, ma concludendosi, come spesso accade in questi contesti, in nulla di fatto. Poi le segnalazioni e le telefonate, fino alla cassetta ricevuta da Chi l’ha visto, in cui la ragazza, con voce rotta, chiede di aiutarla, “sto male, mi hanno drogata. Non ce la faccio più”. Secondo la madre, però, quella nella voce non era la voce di Simona Floridia.



Uscì poi che nella sua cameretta era stata prelevata, anni prima, una sostanza bianca contenuta in un barattolo, identificata come cocaina, seppur nessun ritene che fosse personale, parlandone come di una ragazza che non usciva neppure a bere nei locali. Si fece strada l’ipotesi che Simona Floridia fosse invischiata in un giro di droga, avvalorata anche dal racconto di un pentito di Caltagirone. La pista, però, venne accantonata con la motivazione che a causa di un equivoco le prove di diversi casi vennero mischiate durante il trasloco della Caserma in cui erano contenuti.

Simona Floridia e Andrea: come è stato accusato?

Salto avanti a quest’anno, con la riapertura (e chiusura) del caso di Simona Floridia e la condanna di Andrea, basata su un’intercettazione fatta l’anno successivo alla scomparsa della ragazza. Mario, in quella conversazione, parla con la sua ragazza del fatto che Andrea gli aveva confessato l’omicidio e nel 2012 agli inquirenti raccontò anche di essere stato portato in quel dirupo in cui Simona sarebbe stata gettata sotto. Oggi, Mario racconta che non crede, e non credeva, che Andrea fosse in grado di uccidere Simona Floridia, come d’altronde disse anche in tribunale.